domenica 9 febbraio 2020

Il Legame del Cielo …. con la Terra



Una soave Poesia

     Ora voi pure offrite in sacrificio a Me





“IL CIELO E LA TERRA SONO CONGIUNTI”
(2 - Gennaio)
1. “Cosa significa ciò?” – Vedete, le spiegazioni in proposito sono parecchie. Io voglio indicarvene alcune, e perciò ascoltate: “Che cosa è il Cielo? Forse il firmamento il quale allieta sempre lo sguardo di chiunque sia buono?” – Oh, no! Bensì l’immedesimarsi nel Buono e nel Vero, il destarsi dell’Amore, l’accoglimento della Sapienza e della percezione superiore e divina che ne deriva, entro il cuore dell’uomo. - Questo è il Cielo.
2. Non è per voi un senso di beatitudine quando percepite che Io, il Padre, ho preso col Mio Amore possesso dei vostri cuori, e vi ho fatto il Mio ingresso per dimorarvi sì a lungo quanto sarà la vita vostra? Vedete, nessuno si scioglie da Me quando a Me si è abbandonato; e nessuno vuol lasciarMi una volta che Mi abbia riconosciuto per il vero ed autentico Consolatore e Donatore. Non si è forse in questo caso congiunto il “Cielo con la Terra” ovvero con la carne?
3. Ma ecco ancora un esempio: - Sulle montagne, dove la vegetazione è rappresentata soltanto molto scarsamente e dove l’aria è più pura a motivo della diminuita popolazione animale, lassù di rado giunge l’uomo, perché di solito la via che vi conduce è molto ripida e faticosa. Ma se qualcuno proprio brama di salirvi per godere del magnifico panorama (Io non parlo già dei fanatici che si dedicano alla montagna per bravata), si può essere certi che un tale, arrivato in alto, si sentirà molto più libero e leggero, per la ragione che si sarà sottratto alla pressione che l’aria della pianura esercita su di lui.
4. In questo suo stato di leggerezza e di libertà egli, allora, anche se non è ancora destato nello spirito, sente o presente benissimo che vi deve essere un Ente superiore, ed involontariamente il suo pensiero si rivolge a Me ed alla Mia bontà, la quale ha fatto la Terra tanto bella da sollevare, beatificare e rendere estatico il cuore e l’occhio. DiteMi dunque: “Non si congiunge anche qui il mondano nell’uomo col Padre celeste?”.
(3 - Gennaio)
5. Quando un figliolo della vostra Terra va in cerca di verità e di chiarezza, ma non la può trovare fra coloro che gli son vicini, poiché egli è circondato da ciechi nello spirito, egli viene trascinato fra gli errori e le confusioni del mondo fino a tanto che non ha imparato a conoscere l’immondizia e le scorie del mondo stesso.
6. Egli allora si rivolge con orrore dal mondo, ed apparentemente resta così, abbandonato; però a questo punto egli è maturo a ricevere la Parola spirituale. Soltanto ora gli viene offerto il Calice della Verità e dello spirituale puro. Egli accoglie amorosamente il Padre nel proprio cuore, e poi resta per l’eternità congiunto a Lui. Ma, in tal modo, resta un tale figliolo escluso dal Legame col Cielo? – Certamente no!
7. In un angolo della Terra, lontano dalla vostra dimora, giornalmente sale un cantico di lode a Me, il Padre di tutti, da parte di più di mille volte mille anime. Anch’esse Mi conoscono quale Padre, Maestro, Guida, Dio e Signore. Allo stesso modo esse sono a cognizione del tempo della Mia vita e delle Mie sofferenze. Questi figlioli sono il punto centrale intorno al quale si gira la Terra, vale a dire l’elemento spirituale della stessa.
8. In mezzo a loro, esse hanno un grande maestro. Io l’ho mandato affinché dichiari loro ciò che avrà da accadere nel tempo nel quale Io intendo di condurre insieme a loro la piccola schiera dei Miei cari. – Essi sono pronti alla partenza ed attendono gli avvenimenti e la chiamata che Io, il Signore, lancerò loro. E come un giorno Io comandai al popolo d’Israele che togliesse da sé il pane azzimo, cioè che lasciasse indietro ogni scoria, così sono pure i Miei figlioli pronti per il viaggio nel paese che Io Mi riservo di indicar loro. Dite, non Mi sono Io, così, congiunto con i Miei figlioli, per salvar voi, ovvero la carne di questa Terra? - “Credete, Io tutti vi salvo”.

Un dettato ricevuto a mezzo di M. Sp. a G. nell’anno (1886

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