Una soave Poesia
Ora voi pure offrite in sacrificio a Me
“E CHE SONO MORTO SULLA CROCE PER VOI”
1. “Chi e che cosa è morto per voi?”, e “Perché?”. - Vedete, queste domande non trovano così facilmente risposta come voi credete; però Io voglio mostrarvi ciò di cui è capace l’Amore di Dio. – Quando sarete voi, simili a questo Amore? - Oh, figlioli Miei, avviene bensì talvolta anche su questo mondo, che questo o quello, per amore all’uno o all’altro, rinunci a qualche cosa o si ritiri di fronte a qualcosa, ovvero si assoggetti addirittura ad una punizione che spetterebbe ad un altro. Un tale amore del prossimo sarà mille volte ricompensato. Ma che qualcuno per amore del prossimo suo muoia di morte crudele e ignominiosa, questa è cosa già molto più rara. Certamente anche di questi casi se ne sono avverati. I cosiddetti martiri sono morti per Me ed hanno in compenso ottenuto la corona nel Mio Regno, ciò che vuol dire: la corona eterna del Regno dei Cieli, la quale non sarà loro tolta mai più in tutte le eternità.
2. “Cosa significa ciò? Perché Io sono morto per voi?”. Domandiamo, ad esempio: “Che cosa sono le tenebre eterne?” – Immaginatevi ora che voi non aveste potuto mai e poi mai vedere il Padre, né avvicinarvi a Lui, né pronunciare mai in Sua presenza il dolce nome di “Padre mio”. Ecco: “Questa è tenebra”. Ma adesso invece voi siete in grado di comunicare con Me, così come voi vi trattate l’un l’altro.
3. Tosto che la Terra sarà purificata, verrò anzi Io stesso a voi, e vi parlerò, vi insegnerò e guiderò; vi renderò attenti dei vostri difetti, vi stringerò al Mio cuore e vi dirò: “Qui è il vostro posto, poiché il Padre vi ama, e voi pure dovete amarLo con tutte le forze dell’anima vostra; perché è per questo che Io sono morto sulla croce, sul legno dell’ignominia, della morte disonorante del delinquente”.
4. Ma qual delitto ho commesso Io, il Signore del Cielo e della Terra? Io, il Creatore, il Quale ha stretto al Suo cuore sanguinante senza eccezione tutti gli uomini ed ha lavato i loro peccati col Suo sangue santo? – Nessun altro delitto che quello di non aver reso omaggio alla loro cecità, al loro orgoglio ed al loro egoismo. – Vedete, o Miei cari figlioli, Io vi ho aperto il Cielo; il Cielo con le sue gioie e con l’amor suo.
5. Se io avessi atteso fino ad oggi con la Mia venuta quaggiù, ben cattiva sarebbe ora la situazione del mondo, particolarmente la vostra, voi che siete della stirpe di Davide, destinati a recare questo ceppo ancora una volta in onore, affinché da voi abbia ancora una volta a germogliare un re. Questi non Mi sarà infedele, bensì riconoscerà Me quale l’unico Signore, e Mi amerà, Mi onorerà e non Mi rifiuterà il dovuto rispetto.
6. Voi dovete essere figlioli di Re; il Mio sangue vi ha resi tali. Però siate Miei seguaci in ogni cosa, amatevi fra di voi veramente come fratelli, e non badate mai se l’uno o l’altro agisce sempre secondo il vostro desiderio. Soggetti ad errare siete tutti ancora, fintanto che dimorate nella carne, e tali rimarrete fintanto che vivrete su questo mondo.
7. Soltanto i vostri discendenti, i quali possono venire educati secondo la Mia prescrizione, potranno da sé soggiogare la loro carne con il Mio aiuto. Io però Mi rallegro pensando a questo tempo. Voi pure potrete edificarvi delle capanne e prendervi dimora nei luoghi della beatitudine dove Io vi condurrò. L’indice dell’orologio dei mondi, ovvero della redenzione, segna le ore 11 e mezzo (come voi dite). Molto tempo dunque non manca. Ma la Mia morte corporale, quest’epoca, ve l’ha avvicinata.
8. Se Io non fossi morto, ora per voi andrebbe molto male. Voi dovreste vivere peggio dei cani. Io però nella Mia onniscienza ho già previsto la cosa e perciò ho disposto tutto nel modo migliore per voi. Io, il Padre, vi ho lavati col Mio sangue e vi ho mondati dal peccato per introdurvi puri nel Mio Regno benedetto. Potete voi concepire l’Amore e l’Onnipotenza del Padre e la Bontà del Creatore? Nessuno andrà perduto di coloro che hanno libato al calice della verità e che questa hanno accettato.
9. Io ho condotto i Miei figlioli per varie vie, ed ho fatto loro sopportare varie tribolazioni. Ora però è giunto il tempo di liberarmeli, affinché possano procedere innanzi verso di Me, ed affinché divengano atti a sgombrare al loro prossimo la via dell’entrata colà e dell’uscita da qui. Vedete, Miei cari figlioli, il Padre vi ha benedetti col Suo sangue, ed Egli ancora col Suo sangue vi benedice e per sempre col Suo sangue vi benedirà. - Amen!
Un dettato ricevuto a mezzo di M. Sp. a G. nell’anno 1886
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