La preghiera e la Messa nella vita del cristiano
La fede come sorgente di preghiera
Molte volte stando alla presenza del Signore nel Tabernacolo e pensando alla vita di tante persone lontane dalla fede, mi si riempie l’anima di dolore e di tristezza nel vedere come il Maligno avvelena tante intelligenze e tanti cuori. Il Maligno, fratelli, non è una vaga astrazione inventata dalla paura o da qualche fantasia malata o superstiziosa, è un essere angelico che se ne va per il mondo a contaminare l’intelligenza e la vita di tanti uomini. Gesù lo ha chiamato il “bugiardo” e “padre della menzogna” perché ha ingannato fin dall’inizio. Oggi la sua arma si chiama confusione e la sua vittoria è il laicismo materialista.
Da questo materialismo che, come una caligine triste e buia oscura il cielo di tante coscienze cancellandovi ogni certezza e ogni riferimento a Dio, alla sua verità e alla sua legge santa, voi dovete guardarvi reagendo con tutte le vostre forze; ad esso opponete la fermezza della vostra fede e l’integrità della vostra condotta. Naturalmente non mi riferisco qui a quel materialismo sano che consiste nell’occuparsi in modo positivo delle cose materiali, delle cose di questo mondo; sappiamo, anzi, che le cose del mondo e le realtà materiali ce le ha affidate il Signore come ambiente nel quale muoverci ogni giorno per servirlo nel compimento dei nostri doveri secondo la sua volontà divina.
Intendo, invece, quel materialismo pagano che non sa vedere nelle cose materiali la presenza di Dio, per cui ci dedichiamo alle cose di questo mondo senza scoprirvi il loro significato divino; perdiamo così il senso, il valore e la dimensione religiosa della nostra esistenza e di tutte le cose che ci circondano: la natura, le persone e gli avvenimenti. In altre parole, è il materialismo che si perde nel buio della materia e non sa scoprire nelle cose il loro rapporto con Dio, con i suoi disegni di amore e di misericordia, ignorando il destino di eternità che egli ci ha preparato.
Fratelli miei, senza il dono della fede, che mette luce divina nella nostra mente, il mondo diventa incomprensibile, la vita e le vicende degli uomini un caos senza logica, una vera brutalità che ci trasforma in animali insaziabili e duri, così spesso anche feroci. Senza la fede che fonda una vita spirituale aperta al dialogo con Dio non ci resta che la durezza della vita materiale col suo spessore opaco ed oscuro.
Come vedete, la preghiera che nasce dalla fede è profondamente umanizzante, ci rende più uomini, più degni della nostra identità di creature intelligenti e libere, fatte a immagine e somiglianza di Dio.
Ferdinando Rancan
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