martedì 11 febbraio 2020

La voce di tutte le Chiese contro il partito di Donato.



Allora, gridino pure, con la voce della stessa unità, le Chiese  del Ponto, della Bitinia, dell'Asia, della Cappadocia e delle altre  regioni d'Oriente, alle quali scrive 6 il beato apostolo Pietro: "  Partito di Donato, noi non sappiamo ciò che voi dite. Perché non  siete in comunione con noi? Se Ceciliano ha fatto del male, che non  ci è stato né provato né dimostrato con chiarezza; sì, se ha  commesso del male, in che senso egli ci pregiudica? Se non ci  volete ascoltare, ascoltate almeno voi stessi che dite: Né una causa  pregiudica un'altra causa, né una persona pregiudica un'altra  persona. O, forse, è capace di giungere a tanto la vostra perversità,  da far valere questo principio per impedire che Primiano vi  danneggi, e di non farlo valere perché Ceciliano ci danneggi "? 
Gridino ad alta voce anche le sette Chiese d'Oriente, alle quali  l'apostolo Giovanni scrive 7, quella di Efeso, di Smirne, di Tiatira, di  Sardi, di Filadelfia, di Laodicea, di Pergamo, e dicano: " Che cosa vi  abbiamo fatto, fratelli, che avete preferito appartenere alla  comunione del partito di Donato, anziché alla nostra? Se Ceciliano  ha peccato - ma voi non avete potuto esibire le prove del suo  misfatto, essendo stato condannato in sua assenza al pari di  Primiano -, ebbene, qualunque sia stata la sua condotta, noi che  cosa vi abbiamo fatto? Perché voi, che siete cristiani, non volete  vivere in pace con i cristiani, e volete spezzare il vincolo dei  sacramenti, comuni a tutti noi? Che cosa vi abbiamo fatto? Perché  la causa di Primiano non pregiudica il partito di Donato, se è vero il  principio che avete enunciato: una causa non pregiudica un'altra  causa, né una persona pregiudica un'altra persona? Perché mai,  dunque, la causa di Ceciliano pregiudica l'eredità di Cristo, nella  quale il lavoro degli Apostoli ci ha piantato? A una di noi, l'apostolo  Giovanni scrive che conta in Sardi solo pochi membri che non hanno macchiato le loro vesti 8; eppure, neanche a causa dei  membri impuri di questa Chiesa sono state macchiate le vesti di  quel piccolo numero, poiché il principio che voi avete citato è vero:  una causa non pregiudica un'altra causa, né una persona pregiudica  un'altra persona. Come dunque la causa e la persona di Ceciliano  possono arrecare danno a noi? E, se essa non ci pregiudica, perché  vi siete separati da noi? ". Parlino anche le Chiese, alle quali scrive  l'apostolo Paolo: quella dei Romani, dei Corinzi, dei Filippesi, dei  Colossesi, dei Tessalonicesi - abbiamo già parlato poco fa dei Galati  e degli Efesini; che dicano dunque anch'esse: " Tutti i giorni,  fratelli, leggete le lettere indirizzate a noi, voi che volete continuare  a far parte del partito di Donato. Nelle stesse lettere l'Apostolo ci ha  salutato con il nome della pace, dicendo: Grazia a voi e pace da  parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo 9. Perché avete  appreso la pace leggendo le nostre lettere e vi rifiutate di  mantenerla con noi? Noi, che ci troviamo in terre così lontane al di  là del mare, saremmo responsabili del caso di un africano:  Ceciliano? Senza alcun dubbio, il principio che voi citate è vero: una  causa non pregiudica un'altra causa, né una persona pregiudica  un'altra persona. Ma, allora, che santificazione privata e peculiare è  mai questa, in virtù della quale a voi è permesso di sostenere che la  causa dell'africano Primiano non pregiudica il partito africano di  Donato, né la persona di Feliciano di Musti pregiudica la persona di  Primiano di Cartagine, mentre i fatti pregiudizievoli dell'Africa sono  addossati a noi, che siamo così lontane, e così la causa di Ceciliano  ci pregiudica tutte? ". 

S. Agostino

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