martedì 11 febbraio 2020

LE SETTE ARMI SPIRITUALI



Santa Caterina da Bologna


Essa udì il canto degli angeli 

Vi fu anche un tempo in cui il tormento di un fortissimo desiderio di dormire era diventato la sua croce. Resisteva con tutta la volontà, ma non riusciva a estirpare il sonno da sé, fosse giorno o fosse notte; così, riservava a suppliche la maggior parte delle orazioni, dell'ufficio divino e della messa, per ottenere da Dio la forza di vincerlo.  

Una mattina, mentre combatteva la sua fragilità con grande tensione per ben assistere alla messa, e valutava il suo scarso vigore e il poco tempo nel quale avrebbe potuto resistere in quelle condizioni, fu presa dal timore che il soccorso, tanto invocato in tanta necessità, non dovesse più giungere e la sua mente fu sopraffatta da un così grande smarrimento e disperazione da credere di morire, senza l'immediato sostegno divino. Era il momento in cui il sacerdote, letto il prefazio, diceva:  

Sanctus, Sanctus ...; in quello stesso istante, essa udì cantare la stessa parola «alla angelica baroni a che precedeva innanzi a tanto divino ed eccellentissimo Sacramento» e la melodia del canto angelico era casi stupendamente dolce e soave, che subito, al primo suono, la sua anima tese a uscirle dal corpo; se non mancò del tutto, fu solo perché non giunse a udire la fine del canto sulla stessa parola.  

Da quel momento le riuscì talmente facile vincere il sonno, che, anche trascorso molto tempo, non ne fu più molestata, poté vegliare a suo piacimento e senza alcuno sforzo. O sorelle cordialissime, non v'incresca la fatica del sonno e degli altri disagi, perché con quella perverrete alle requie eterne. Sappiate che nessuna lingua può esprimere e mente immaginare la estrema dolcezza di quel canto angelico; io dico solo che le scese in cuore tanta soavità, da farle dimenticare sé stessa e tutte le cose create come se mai fossero esistite e, per quanto lo udisse così brevemente da parerle un batter d'occhio, fino dal primo istante la sua anima tese a staccarsi dal suo corpo.  

Accadeva questo e stava fra le altre sorelle: tuttavia non fece il benché minimo strepito, ma si chinò pervasa da tanta modestia, che le parve di essere meno pesa di una piuma; sicché nessuna delle presenti si accorse di nulla.  

Illuminata Bembo

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