I Donatisti non hanno compreso le Scritture e hanno distrutto la stessa unità.
Quando i buoni si comportano così, non sono inquinati dai cattivi, perché rifiutandosi di acconsentire ai loro peccati, non solo non si compromettono con loro, ma si distaccano da loro, se non con il corpo almeno con lo spirito, a causa del diverso tipo di vita e della diversa condotta. In tal modo essi ottemperano al precetto del Signore che dice: Allontanatevi di là e non toccate l'impuro 16.
Infatti coloro che credono di non essere tenuti ad osservare questo comando in senso spirituale, per una sorta di sciocca arroganza, cadono in quell'errore che il Signore detesta per bocca dello stesso profeta: Essi dicono: Sta' lontano! Non mi toccare, perché sono puro; questo è il fumo della mia indignazione 17. Ecco ciò che i vostri vescovi hanno creduto di dover fare, quando il giudice ci invitò a sedere gli uni accanto agli altri: essi rifiutarono di sedersi con noi 18, dicendo che la Scrittura inibiva loro di sedersi con siffatte persone. Senza dubbio avevano compreso, non in senso spirituale ma carnale, ciò che viene detto nel Salmo: Io non sederò con gli empi 19; e tuttavia fecero ciò che nello stesso testo del Salmo viene ugualmente proibito. Infatti lì il profeta dichiara: E non mi associerò mai con gli operatori di iniquità 20. Se dunque non vollero sedere con noi perché o ci conoscevano o ci consideravano iniqui, come mai, cosa altrettanto vietata, entrarono per stare con noi, in parte santi e in parte contaminati? Non sarà forse perché, non avendo compreso le sante Scritture e interpretandole in senso carnale, essi avevano distrutto anche la stessa unità?.
Sant'Agostino
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