mercoledì 19 agosto 2020

CHIAMAMI PADRE



IL PADRE PRESENTA E ACCREDITA IL FIGLIO

Racconta Matteo: «In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?", ma Gesù gli disse: "lascia fare per ora, perché conviene che così adempiamo ogni giustizia. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù usci dalle acque, ed ecco si aprirono i cieli, ed egli vide lo Spirito Santo scendere come una colomba, e venne su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse. "Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto"» (Mt 3, 13-17).
L'episodio ha un'importanza fondamentale, perché il Padre, alla presenza dello Spirito Santo, presenta Gesù con il termine inequivocabile di Figlio.

IL FIGLIO RIVELA L'IDENTITÀ DEL PADRE

Non vi sono dubbi sull'identità della Persona che viene presentata: quel Gesù, che, fra gli altri, si china per ricevere il Battesimo; è il Figlio amato del Padre ed è Dio come Lui!
Ma non vi sono dubbi nemmeno sull'identità della Persona che presenta il Figlio: è il Padre! E Dio che si rivela come il Padre di Gesù! Sono ambedue legati da quella comune natura che
li fa essere Padre e Figlio!
Gesù, dunque, non è lì per caso: è fl per dare inizio alla sua missione di salvezza; è lì per presentarsi come il dono che il Padre vuol fare e presentare all'umanità.
E presentando Gesù come "Figlio" vuole annunciare la sua vera e inconfondibile identità di Padre!
L'apostolo Giovanni dirà: «Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito» (Gv 3, 16).
E Paolo: «Dio non ha risparmiato il suo Figlio, ma lo ha dato per tutti noi» (cf. Rm 8, 32).
Il Dio dell'Antico Testamento è quindi divenuto "il Padre di Gesù", e come tale sarà considerato anche quando continuerà a essere chiamato semplicemente "Dio".

DON NOVELLO PEDERZINI

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