venerdì 28 agosto 2020

Nella Chiesa anche i cattivi notorii sono mescolati ai buoni.



AI DONATISTI DOPO LA CONFERENZA 

Ad essi sembrava di aver fatto una trovata davvero geniale,  ma essa si ritorceva piuttosto contro di loro. Se infatti il Signore ha  paragonato la Chiesa alle reti che raccolgono tanto i pesci buoni  quanto i cattivi, è perché volle farci capire che i cattivi nella Chiesa  non sono manifesti ma occulti, e neppure i sacerdoti li conoscono,  proprio come avviene sott'acqua, per cui i pescatori ignorano che  cosa sia andato a finire nelle reti. Così pure l'ha paragonata all'aia  per preannunziare che in essa anche i cattivi notorii sarebbero stati  mescolati ai buoni. Infatti neppure la paglia, che nell'aia è  mescolata al frumento, è nascosta sotto i flutti; al contrario, è  talmente visibile agli occhi di tutti, che è piuttosto il frumento ad  essere nascosto, mentre essa si vede bene. Su questa parabola  dell'aia, che abbiamo estratta dal Vangelo insieme ad altre, essi non  hanno potuto scrivere nulla contro di noi nella loro lettera, salvo  citare il testo del profeta Geremia: Che rapporto c'è tra la paglia e il  grano? 45. Se lui si è espresso così, è per indicare che [il grano e la  paglia] non si somigliano punto, ma non perché non possono stare  mescolati; e non saranno insieme nel granaio, ma non perché non  sono ugualmente trebbiati sull'aia. D'altra parte Geremia, quando  pronunciava queste parole, non si riferiva tanto al popolo di Dio, ma  ai sogni degli uomini e alle visioni dei profeti: due realtà che non  possono essere assolutamente paragonate fra loro, proprio come non si può paragonare la levità della paglia con il turgore del  frumento.

Sant'Agostino

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