venerdì 28 agosto 2020

La condanna del Cattolicesimo liberale



La Battaglia  Finale del Diavolo

I Papi che si sono succeduti a cavallo tra il 19° ed il 20° secolo  combatterono duramente queste tendenze così pericolose. Con la  mente salda nella certezza senza compromessi della Fede, questi Papi  non si lasciarono trarre in inganno. Essi sapevano bene che i principi del  male, per quanto possano sembrare onorevoli, non portano mai buoni  frutti, e questi erano dei principi maligni tra i peggiori, dal momento  che non portavano semplicemente all’eresia, ma all’apostasia. Come i  generali che riconoscono il proprio compito di resistere a tutti i costi,  sul campo di battaglia, questi Papi approntarono delle armi poderose  contro gli errori del mondo moderno e fecero fuoco contro quest’ultimi,  incessantemente. Le encicliche furano i loro proiettili ed essi non  sbagliarono mai il bersaglio.

Il colpo più devastante venne per mezzo del monumentale Sillabo  degli Errori del Beato Papa Pio IX, apparso nella sua enciclica Quanta  Cura, del 1864. Quando il fumo dei colpi si diradò, tutti coloro che  erano rimasti coinvolti nella battaglia non ebbero più dubbio su chi  fosse amico e chi invece nemico. La linea di demarcazione fu marcata  una volta per sempre – indelebilmente. Nel Sillabo, Pio IX condannò  gli errori principali del mondo moderno, non certo e non solamente in  quanto moderni, ma perché queste nuove idee venivano portate avanti  sulla base di un naturalismo panteistico e, pertanto, non erano solo del  tutto incompatibili con la dottrina Cattolica, ma anche distruttive per  la società stessa.

Gli insegnamenti del Sillabo erano contrari al liberalismo, mentre  i principi del liberalismo erano contrari a quelli del Sillabo, una cosa  che fu riconosciuta da tutte le parti coinvolte. Padre Denis Fahey  definì questo confronto “Papa Pio IX contro la deificazione panteistica  dell’Uomo”.104 Dall’altra parte della barricata, il Massone Francese  Ferdinand Buissont dichiarò: “La scuola non può rimanere neutrale tra  il Sillabo e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”.105

Il 19° secolo vide una nuova generazione di Cattolici che speravano  in un utopistico compromesso tra le due posizioni. Queste persone  cercarono di filtrare ciò che di “buono” era presente nei principi del  1789, tentando di introdurli all’interno della Chiesa. Molti elementi  del clero, contaminati dallo spirito di quei tempi, furono trascinati in  quella rete che era stata “lanciata nelle sacrestie e nei seminari” dalla  Massoneria. Questi uomini furono chiamati Cattolici liberali. Beato  Pio IX, li definì i “peggiori nemici della Chiesa”. In una sua lettera del  18 giugno 1871, indirizzata all’assemblea dei Vescovi Francesi, a capo  della quale vi era il Vescovo di Nevers, Papa Pio IX disse:

Quel che temo non è la Comune di Parigi – no – quel che io  temo è il Cattolicesimo Liberale … Ho detto almeno altre quaranta  volte, e lo ripeto qui ora a voi tutti, per l’amore che nutro per voi. 
La vera rovina della Francia è il Cattolicesimo Liberale, che tenta di unire due principi così opposti tra loro come il fuoco e l’acqua.106

Padre Paul Kramer

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