La Battaglia Finale del Diavolo
I Papi che si sono succeduti a cavallo tra il 19° ed il 20° secolo combatterono duramente queste tendenze così pericolose. Con la mente salda nella certezza senza compromessi della Fede, questi Papi non si lasciarono trarre in inganno. Essi sapevano bene che i principi del male, per quanto possano sembrare onorevoli, non portano mai buoni frutti, e questi erano dei principi maligni tra i peggiori, dal momento che non portavano semplicemente all’eresia, ma all’apostasia. Come i generali che riconoscono il proprio compito di resistere a tutti i costi, sul campo di battaglia, questi Papi approntarono delle armi poderose contro gli errori del mondo moderno e fecero fuoco contro quest’ultimi, incessantemente. Le encicliche furano i loro proiettili ed essi non sbagliarono mai il bersaglio.
Il colpo più devastante venne per mezzo del monumentale Sillabo degli Errori del Beato Papa Pio IX, apparso nella sua enciclica Quanta Cura, del 1864. Quando il fumo dei colpi si diradò, tutti coloro che erano rimasti coinvolti nella battaglia non ebbero più dubbio su chi fosse amico e chi invece nemico. La linea di demarcazione fu marcata una volta per sempre – indelebilmente. Nel Sillabo, Pio IX condannò gli errori principali del mondo moderno, non certo e non solamente in quanto moderni, ma perché queste nuove idee venivano portate avanti sulla base di un naturalismo panteistico e, pertanto, non erano solo del tutto incompatibili con la dottrina Cattolica, ma anche distruttive per la società stessa.
Gli insegnamenti del Sillabo erano contrari al liberalismo, mentre i principi del liberalismo erano contrari a quelli del Sillabo, una cosa che fu riconosciuta da tutte le parti coinvolte. Padre Denis Fahey definì questo confronto “Papa Pio IX contro la deificazione panteistica dell’Uomo”.104 Dall’altra parte della barricata, il Massone Francese Ferdinand Buissont dichiarò: “La scuola non può rimanere neutrale tra il Sillabo e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”.105
Il 19° secolo vide una nuova generazione di Cattolici che speravano in un utopistico compromesso tra le due posizioni. Queste persone cercarono di filtrare ciò che di “buono” era presente nei principi del 1789, tentando di introdurli all’interno della Chiesa. Molti elementi del clero, contaminati dallo spirito di quei tempi, furono trascinati in quella rete che era stata “lanciata nelle sacrestie e nei seminari” dalla Massoneria. Questi uomini furono chiamati Cattolici liberali. Beato Pio IX, li definì i “peggiori nemici della Chiesa”. In una sua lettera del 18 giugno 1871, indirizzata all’assemblea dei Vescovi Francesi, a capo della quale vi era il Vescovo di Nevers, Papa Pio IX disse:
Quel che temo non è la Comune di Parigi – no – quel che io temo è il Cattolicesimo Liberale … Ho detto almeno altre quaranta volte, e lo ripeto qui ora a voi tutti, per l’amore che nutro per voi.
La vera rovina della Francia è il Cattolicesimo Liberale, che tenta di unire due principi così opposti tra loro come il fuoco e l’acqua.106
Padre Paul Kramer
Nessun commento:
Posta un commento