giovedì 27 agosto 2020

“Signore, insegnaci a pregare!”



PREGHIERE  DI  LUISA  CHE  SI  TROVANO  NEI  SUOI  SCRITTI 

...Onde, dopo ciò, ho compreso che voleva che entrassi nel mare immenso della sua  Volontà, per essere rinfrancato dal mare delle colpe delle creature;  ed io, stringendomi più forte  a Lui, ho detto:  “Mio amato Bene, insieme con Te voglio seguire tutti gli atti che fece la tua  Umanità nella Volontà Divina. Dove giungesti Tu voglio giungere anch'io, per fare che in tutti i  tuoi atti trovi anche i miei; sicché, come la tua Intelligenza nella Volontà Suprema percorse tutte  le intelligenze delle creature, per dare al Padre Celeste la gloria, l’onore, la riparazione per  ciascun pensiero di creatura, in modo Divino, e suggellare con la luce e con la grazia della tua Volontà ciascun pensiero di esse, così anch'io voglio percorrere ciascun pensiero, dal primo  all’ultimo che avrà vita nelle menti umane, per ripetere ciò che sta fatto da Te; anzi, voglio unirli  con quelli della celeste Mamma, che mai restò dietro, ma sempre corse insieme con Te e con i  pensieri che hanno fatto i tuoi santi”. 
A quest’ultima parola, Gesù mi ha guardato e tutto tenerezza mi ha detto: “Figlia mia, nella  mia Volontà eterna troverai tutti gli atti miei, come pure quelli della mia Mamma, che coinvolgevano tutti gli atti delle creature, dalla prima all’ultima che dovrà esistere, come dentro un  manto; e questo manto, come formato in due, una parte si elevava al Cielo per ridare al Padre  mio, con una Volontà Divina, tutto ciò che le creature dovevano, amore, gloria, riparazione e  soddisfazione; l’altra rimaneva a difesa ed aiuto delle creature. Nessun altro è entrato nella mia  Volontà Divina per fare tutto ciò che fece la mia Umanità. I miei Santi hanno fatto la mia  Volontà, ma non sono entrati dentro per fare tutto ciò che fa la mia Volontà e prendere come  dentro di un colpo d’occhio tutti gli atti, dal primo all'ultimo uomo, e rendersi attori, spettatori e  divinizzatori. Col fare la mia Volontà non si giunge a fare tutto ciò che il mio eterno Volere  contiene, ma scende nella creatura limitato, quanto la creatura ne può contenere. Solo chi entra  dentro si allarga, si diffonde come luce solare negli eterni voli del mio Volere e, trovando i miei  atti e quelli della mia Mamma, vi mette il suo.  
Guarda nella mia Volontà: ci sono forse altri atti di creatura moltiplicati nei miei, che giungono fino all’ultimo atto che deve compiersi su questa terra? Guarda bene: non ne troverai  nessuno. Ciò significa che nessuno è entrato. Solo era riservato di aprire le porte del mio Eterno  Volere alla piccola figlia mia, per unificare i suoi atti ai miei e a quelli della mia Mamma e  rendere tutti gli atti nostri triplici innanzi alla Maestà Suprema, a bene delle creature. Ora,  avendo aperte le porte, possono entrare altri, purché si dispongano ad un tanto bene”.  (Vol. 15°,  24.01.1923). 

a cura di D. Pablo Martín

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