( COMPILAZIONE DI ASSISI )
UN PESCE PRELIBATO
Mentre Francesco gravemente malato era ospite nel palazzo del vescovo di Assisi, veniva insistentemente pregato di nutrirsi. Egli rispose: «Fratelli, non ho nessuna voglia di mangiare. Però, se avessi del pesce squalo, forse ne prenderei».
Com’ebbe espresso il desiderio, ecco appressarsi un tale che portava un canestro contenente tre bellissimi squali, ben preparati, e piatti di gamberi, che il Santo mangiava volentieri. Il tutto gli veniva offerto da frate Gerardo, ministro a Rieti.
Molto stupiti rimasero i frati, considerando la cosa una prova della santità di Francesco. E lodarono Dio, che procurava al suo servo quanto non gli si poteva offrire, perché era inverno e in quella città non si sarebbe riusciti ad avere vivande simili.
LA MORMORAZIONE DI FRATE LEONARDO
Una volta Francesco era in cammino in compagnia di un frate molto spirituale, discendente da una grande e potente famiglia di Assisi. Il Santo, debole e malato, stava in groppa a un asino. Il compagno, stanco del viaggio, si mise a borbottare fra sé: «I parenti di questo qui non erano nemmeno paragonabili ai miei. Ed ecco, lui cavalca e a me tocca venirgli dietro, stracco e appoggiandomi al somaro».
Stava rimuginando queste riflessioni quando Francesco scivolò d’improvviso dal giumento e gli disse: «Fratello, non è giusto né conveniente che io cavalchi e tu vada a piedi poiché nel mondo eri più nobile e potente di me». Stupefatto e pieno di vergogna, quel frate cominciò a piangere e buttandosi ai piedi del Santo gli confessò il pensiero avuto e riconobbe la sua colpa.
Egli ammirò la santità di Francesco, che aveva immediatamente penetrato il suo pensiero. E quando i fratelli pregarono, in Assisi, papa Gregorio e i cardinali di canonizzare Francesco, Leonardo attestò questo fatto davanti al Papa e ai cardinali.
VERGILIO GAMBOSO
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