II Parte della visione: L’ALFA e la CREAZIONE
L’Alfa: “ego Sum”
§ 66 ...perché improvvisamente il quadro visivo si fece tutto nero. La luce rossa che invadeva la stanza e la cornice rettangolare di luce più intensa che racchiudeva il quadro visivo erano sempre là, a rassicurarmi che non si trattava di opera d’uomo, né di fenomeno naturale. Tuttavia continuavo a borbottare sommessamente: “Proprio sul più bello, quando incominciavo a capire! È una punizione alla mia incredulità? Ma Egli conosceva la mia pochezza e gliel’ho anche detto che non ero idoneo a una cosa così importante. Non sono un Mosè, né un Profeta, né tantomeno un Santo” . Il quadro visivo rimase buio per 5 o 6 secondi. Alla mia espressione reattiva, sentii dietro di me, da non so quale punto della stanza, o da tutte le parti di essa, la solita Voce ripetere sommessamente per tre volte:
– IO SONO. IO SONO. IO SONO... – con cadenza finale sospensiva, ed alla terza volta aggiunse altre tre o quattro parole che non ricordo, anche perché, in quel momento, ero contrariato dall’interruzione.
Continuavo a pensare alle spalle di quel maschio. Gli avevo visto, sotto il pelo della spalla sinistra, il colore rossiccio della pelle come di rame non lucidato. Pensavo a quegli orecchi enormi, alla cartilagine centrale convessa che li sosteneva eretti.
“ Buon ausiliare dell’Uomo, pensavo, per lavorare la terra senza curvare tanto la schiena. Più intelligente del cane, egli ha a disposizione due mani robuste ed è docile, ma, se si arrabbia? Può anche mordere con quei denti canini, con quella bocca larga...”
Quella Voce si fece più robusta, vicinissima, dicendo: – EGO SUM! – Non potei fare a meno di sorridere contento. Ero in buona compagnia.
– Siete Voi, Signore? – dissi mentalmente.
Dopo qualche secondo, Egli, con lo stesso tono, soggiunse: – ALFA. –
“Alfa” e “omega”: due concetti da distinguere
§ 67 Nello stesso istante, sul quadro visivo nerissimo e opaco comparve nell’angolo alto, a sinistra, la lettera maiuscola in carattere corsivo inglese A, bianca, luminosa di luce propria, come fosse al neon. – PER ADESSO INTERESSATI SOLO DI ALFA. – La prima gamba dell’‘Alfa’partiva dal basso con un lieve ricciolo, saliva obliqua verso destra, discendeva verticale e più grossa, e risaliva leggera per un quarto di altezza per portarsi, sottile, all’altezza dell’altra gamba con un ricciolo di ritorno. L’‘Alfa’, leggermente separata, era seguita da una riga, lunga 10 cm, di punti anch’essi bianchi, grandi come piselli, che parevano palline di cristallo catarifrangente.
Osservai che la fila di puntini non brillava di luce propria, ma rifletteva la luce bianca dell’ ‘Alfa’ che li illuminava e li faceva splendere come ‘di riflesso’.
Capii allora il motivo per cui dopo aver detto “ego sum” aveva continuato solo dopo pochi secondi dicendo “alfa”: questo sta ad indicare che i puntini, la creazione, non hanno luce propria perché non vadano confusi con il Creatore, l’ ‘Alfa’che invece emana luce. Intanto guardavo i puntini. Mi fu suggerito sommessamente di contarli. Ci provai:
– Uno... due... tre... – Nulla, mi sfuggivano... – DIVIDI LA RIGA. – Riuscii a contarli tutti la terza volta, quando si mostraro-no separati: prima quattro e poi due, così: “ ° ° ° ° ° ° ” . Sembrava che chiamassero il seguito, per cui dissi forte: – Et Omega. –
Mi interruppe:
§ 68 – DISTINGUI I DUE CONCETTI. –
Compresi: i due concetti, “alfa” ed “omega” erano ben distinti in quanto l’universo ha cominciato ad esistere, mentre Lui, “l’alfa”, è da sempre, è l’Eterno, l’Onnipotente, l’Assoluto, il Necessario. E “l’omega” è l’ultimo anello della creazione, l’Uomo e con lui la Donna, l’ultimo capolavoro. Dopo di che “Deus ab omni opere Suo cessavit”: si astenne dal creare nuove forme di vita .
19 Secondo la tesi di alcuni studiosi, dopo la creazione dell’Uomo sono apparse sulla Terra altre nuove specie inferiori. Non sono in grado di giudicare la fondatezza di questa tesi, ma possiamo affermare con certezza che dopo la creazione dell’Uomo non è stata creata alcuna nuova specie superiore all’Uomo. Quindi, per lasciare aperta ogni possibilità d’interpretazione, potremmo tradurre il versetto 2,2 della Genesi (“ Deus ab omni opere Suo cessavit”) così: “Dio, dopo aver creato l’Uomo e la Donna e aver dato loro la libertà, si astenne dall’intervenire ulteriormente lasciando che le conseguenze del loro operato avessero il loro corso”. Infatti Dio, dopo esser intervenuto a livello di gameti per il concepimento dell’Uomo e della Donna, non intervenne nel concepimento di Caino lasciando che le cose andassero naturalmente seguendo le leggi sull’ibridazione scoperte da Mendel.
Capii inoltre che “i due concetti” si riferivano non solo all’alfa e all’omega, ma anche ai punti. Pensai: “L’origine, “l’alfa”, è Lui, il Creatore; ‘i punti’ sono la creazione tutta, iniziando dall’universo: le tappe verso l’Uomo. Il punto di arrivo è l’Uomo, “l’omega”, al vertice della scala della creazione”.
Guardavo l’ ‘Alfa’ che precedeva quei sei puntini: mi pareva la A maiuscola stampata sulle cartoline postali, che introduce l’indirizzo del destinatario, seguita dai puntini. Anche la creazione aveva una destinazione: ‘A … l’Uomo’. Il punto di partenza è “l’alfa”, Lui, il Creatore, lo Spirito Puro; il destinatario è l’Uomo, “l’omega”, dotato pure lui dello Spirito di Dio: l’ultimo salto, non più di qualità come per tutta la creazione, ma di natura, dallo stato naturale a quello soprannaturale, “l’omega”. Ma l’Uomo non può essere fine a se stesso, sarebbe troppo infelice. È stato creato per amore, dunque è destinato alla felicità. E Dio ne vuole quanti più possibile partecipi della Sua felicità. L’Uomo deve metterci il suo impegno, con l’aiuto di Dio.
La lettera ‘Alfa’ scomparve e rimasero solo i puntini. Il resto del quadro rimase nero.
Attesi parecchi istanti la sequenza dello spettacolo.
Osservai intanto i mobili della stanza che intravedevo offuscatamene e solo nei loro contorni.
Dagli scritti di Don Guido Bortoluzzi
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