La perfetta verginità di Maria. Per mezzo di Lei venne il Redentore e si fece conoscere
“Figlia carissima al mio supremo Volere, è mio solito di fare le mie opere più grandi in anime vergini e sconosciute; e non solo vergini di natura, ma vergini di affetti, di cuore, di pensieri, perché la vera verginità è l’ombra divina, ed Io solo alla mia ombra posso fecondare le mie opere più grandi. Anche ai tempi in cui venni a redimere c’erano i pontefici, le autorità, ma non andai da loro, perché l’ombra mia non c’era. Perciò elessi una Vergine sconosciuta a tutti, ma ben nota a Me; e se la vera verginità è l’ombra mia, l’eleggerla sconosciuta era la gelosia divina, che, volendola tutta per Me, la rendeva sconosciuta a tutti gli altri. Ma con tutto ciò, che questa Vergine celestiale fosse sconosciuta, Io Mi feci conoscere, facendomi strada per far conoscere a tutti la Redenzione. Quanto più grande è l’opera che voglio fare, tanto più vado coprendo l’anima con la superficie delle cose più ordinarie.
Ora, essendo le persone che tu dici persone conosciute, la gelosia divina non potrebbe mantenere la sua sentinella e l’ombra divina, oh, quanto è difficile trovarla.
E poi, Io eleggo chi Mi piace. È stabilito che due Vergini devono venire in aiuto dell’umanità: una per far salvare l’uomo, l’altra per far regnare la mia Volontà sulla terra, per dare all’uomo la sua felicità terrestre, per unire le due volontà, la divina e l’umana, e farne una sola, affinché lo scopo per cui fu creato l’uomo abbia il suo pieno compimento. Ci penserò Io a farmi via per far conoscere ciò che voglio. Quello che Mi sta a cuore è che abbia la prima creatura dove accentrare questo mio Volere e che in lei abbia vita, come in Cielo, così in terra; il resto verrà da sé…” (15°, 20-4-1923)
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