LE QUATTRO ULTIME COSE: MORTE, GIUDIZIO, INFERNO, PARADISO
"Ricorda la tua ultima fine e non peccherai mai".
CAPITOLO III. SULL'APPARIZIONE DEGLI SPIRITI DELLE TENEBRE.
Oltre a ciò che è già stato menzionato, la terribile apparizione degli spiriti maligni rende la morte ancora più allarmante per noi. E' opinione di molti Padri che ognuno, al momento della morte, veda il nemico malvagio, almeno nel momento in cui esala l'ultimo respiro, se non prima. Quanto sia spaventosa questa vista, e con quale terrore debba ispirare il morente, supera il potere delle parole per dichiararlo. Si racconta di Fratello Giles che un giorno, mentre pregava nella sua cella, il diavolo gli apparve in una forma così spaventosa, che il Fratello perse la facoltà di parlare e pensò che fosse giunta la sua ultima ora. Poiché le sue labbra non potevano emettere alcun suono, egli alzò il suo cuore in umile supplica a Dio e l'apparizione svanì. In seguito, quando raccontò ciò che gli era successo ai suoi fratelli, tremava da capo a piedi mentre descriveva l'aspetto orribile dell'avversario del genere umano. Poi, andando da San Francesco, gli fece questa domanda: "Padre, hai mai visto qualcosa in questo mondo la cui vista fosse così orribile che fosse sufficiente ad uccidere per vederla?". E il Santo rispose: "Ho effettivamente visto una cosa del genere; non è altro che il diavolo, il cui aspetto è così ripugnante che nessuno potrebbe guardarlo anche solo per un breve periodo e vivere, a meno che Dio non glielo permetta espressamente". Anche San Cirillo, scrivendo a Sant'Agostino, dice che uno dei tre uomini risorti dai morti gli disse: "Mentre si avvicinava l'ora della mia dipartita, una moltitudine di diavoli, innumerevoli di numero, venne e si fermò intorno a me. Le loro forme erano più orribili di quanto l'immaginazione possa concepire. Si vorrebbe essere bruciati nel fuoco piuttosto che essere costretti a guardarli. Questi demoni si schierarono intorno a me e mi rimproverarono tutti i misfatti che avevo fatto, pensando di portarmi alla disperazione. E infatti avrei dovuto cedere davanti a loro, se Dio nella sua misericordia non fosse venuto in mio soccorso". Qui abbiamo la testimonianza di uno che ha imparato per esperienza personale quanto sia spaventoso l'aspetto del nemico malvagio, e che dichiara che nulla può essere più orribile della forma che il diavolo assume. O mio Dio, come sono travolgenti i terrori che si impossesseranno dello sventurato individuo che si trova in punto di morte quando il drago infernale appare, pieno di rabbia, e minaccia di inghiottirlo nelle sue fauci di fuoco. In quest'ora di suprema angoscia, mandami il mio angelo custode, o Dio, ti prego, affinché scacci il malefico nemico, altrimenti cadrò infallibilmente nella disperazione e perderò ogni speranza di salvezza. O beatissima Vergine Maria, che hai schiacciato la testa del serpente, sii con me nell'ora della mia morte e non permettere che la presenza del crudele avversario provochi la mia eterna perdizione.
***
Nessun commento:
Posta un commento