lunedì 30 maggio 2022

Ciò che Dio ha rivelato sulla vita eterna

 


Non ci sono parole per esprimere, di gran lunga, quale sarà la nostra vita in Cielo che Dio ha promesso ai suoi figli. Sappiamo, come è stato recentemente ricordato, che "saremo con Cristo e vedremo Dio (cfr 1 Gv 3,2); mirabile promessa e mistero in cui consiste essenzialmente la nostra speranza. Se l'immaginazione non riesce ad arrivarci, il cuore viene istintivamente e profondamente".

Sarà una realtà molto felice ciò che ora intravediamo per rivelazione e che difficilmente possiamo immaginare nel nostro essere attuale. L'Antico Testamento descrive la felicità del Cielo evocando la terra promessa dopo una così lunga e dura camminata nel deserto. Lì, nella nuova e definitiva patria, si trovano tutti i beni, lì finiranno le fatiche di un pellegrinaggio così lungo e difficile.

Il Signore ci ha parlato in molti modi dell'incomparabile felicità di coloro che in questo mondo amano Dio con le opere. La beatitudine eterna è una delle verità che nostro Signore ha predicato con più insistenza: la volontà di mio Padre, che mi ha mandato, dichiara, è che io non perda nessuno di quelli che mi ha dato, ma che li risusciti tutti nell'ultimo giorno. Perciò, la volontà di mio Padre... è che chiunque vede il Figlio e crede in Lui ha la vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. O Padre, Egli dirà nell'Ultima Cena: Desidero ardentemente che coloro che Tu hai dato siano con me dove sono io, affinché possano contemplare la Mia gloria, che Tu mi hai dato, perché Tu mi hai amato prima della creazione del mondo.

La beatitudine eterna è paragonata a un banchetto che Dio prepara per tutti gli uomini, in cui tutte le voglie di felicità che l'essere umano porta nel suo cuore saranno saziate.

Gli Apostoli ci parlano spesso di quella felicità che ci aspettiamo. San Paolo insegna che ora vediamo Dio come in uno specchio e sotto immagini scure; ma poi lo vedremo faccia a faccia, e che la gioia e la felicità lì sono indescrivibili.

La felicità della vita eterna consisterà prima di tutto nella visione diretta e immediata di Dio. Questa visione non è solo una perfetta conoscenza intellettuale, ma anche comunione di vita con Dio, Uno e Trino. Vedere Dio è incontrarLo, essere felici in Lui. Dalla contemplazione amorevole delle Tre Persone Divine seguirà in noi una gioia illimitata. Tutte le esigenze di felicità e di amore del nostro povero cuore saranno soddisfatte, infinite e infinite. "Pensiamo a cosa sarà il Cielo. Né l'occhio vide, né l'orecchio udì, né passò all'uomo con il pensiero quali cose Dio ha preparato per coloro che lo amano. Riuscite a immaginare come sarà arrivarci, incontrare Dio, e vedere quella bellezza, quell'amore che gira nei nostri cuori, che sazia senza saziare? Mi chiedo tante volte al giorno: cosa sarà quando tutta la bellezza, tutta la bontà, tutta l'infinita meraviglia di Dio sarà versata in questo povero bicchiere d'argilla che sono io, che siamo tutti noi? E poi spiego bene quella dell'Apostolo: né occhio vide, né orecchio udì... Ne vale la pena, figli miei, ne vale la pena".


hablarcondios


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