giovedì 26 maggio 2022

Quando si beve del potente veleno o si è morsi da qualche animale velenoso, serpente o altro, il nostro corpo naturalmente cammina verso la morte. - La stessa cosa avviene quando si pecca. L’anima muore e trascina nella sua morte spirito, corpo, sentimenti, volontà, desideri, tutto l’uomo.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA

2Invece giurano certamente il falso anche quando dicono: «Per la vita del Signore!».

Mentre il Signore cerca un solo giusto, così che possa perdonare e far sì che tutta Giuda non venga distrutta, essi continuano a giurare il falso.

Invece giurano certamente il falso anche quando dicono: Per la vita del Signore! Questa espressione dovrebbe essere certezza e verità assoluta.

Invece altro non è che menzogna e falsità. È un inganno contro il Signore e contro l’uomo. Ci si appella alla verità di Dio mentre si giura il falso.

Anzi si fonda la propria falsità garantendola sulla verità del loro Dio e Signore. Questo è vero insulto, oltraggio, più che la stessa idolatria.

3I tuoi occhi, Signore, non cercano forse la fedeltà? Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore; li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia più di una rupe, rifiutano di convertirsi.

Il Signore cerca solo fedeltà, giustizia, obbedienza alla sua Parola, osservanza del Patto. I tuoi occhi, Signore, non cercano forse la fedeltà?

Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore. Li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Giuda è un popolo di ciechi senza intelletto.

Vedono che su di essi ogni giorno si compie ogni Parola proferita dal Signore e nulla comprendono della loro storia. È come se fossero di pietra.

Hanno indurito la faccia più che la rupe, rifiutano di convertirsi. Quanto il Signore dice del suo popolo è la descrizione della realtà del peccato.

Più ci si allontana dal Signore e più si diviene dal cuore di pietra, dalla mente di ferro, dall’anima di ghisa, dalla volontà di polvere, dai sentimenti ingovernabili.

Non è l’uomo che si fa così di sua spontanea volontà. Nessuno vorrebbe divenire di pietra, ghisa, acciaio, ferro, polvere, essere vanità e nullità.

Quando si beve del potente veleno o si è morsi da qualche animale velenoso, serpente o altro, il nostro corpo naturalmente cammina verso la morte.

Nulla dipende più dalla nostra volontà, dai nostri desideri. Occorre subito l’antidoto, il siero giusto che possa liberarci dalla morte.

La stessa cosa avviene quando si pecca. L’anima muore e trascina nella sua morte spirito, corpo, sentimenti, volontà, desideri, tutto l’uomo.

Più si pecca e più il processo di morte si fa irresistibile. È questo il motivo per cui Giuda non comprende la correzione del Signore. È nella totale morte.

Finché rimane nella morte, sarà sempre insensibile dinanzi ad ogni evento della storia. È di pietra, acciaio, bronzo, ferro, polvere.

Il Signore per smuoverlo dovrà usare maniere fortissime. Un lungo esilio porterà Giuda a riflettere, meditare, perché si converta e viva.

Le parole non servono, le profezie sono inutili, le raccomandazioni inefficaci, le esortazioni pura vanità. Occorre uno scossone forte e duraturo nel tempo.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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