Cristianesimo vissuto
Saper accettare quello che Dio fa, gli avvenimenti che dispone, quello che ti succede ogni giorno, convinto che tutto viene dalla sua mano, è una scienza dolce al cuore generoso, ed è una scienza chiusa al cuore egoista. L’egoista, il quale non pensa che a vivere per se stesso, mai comprenderà questo segreto della vita cristiana. Ma il cuore generoso, che sente il bisogno di darsi, è ad essa pienamente aperto: ne gusta la pratica per istinto, vi si immerge arditamente, vi trova il miglior alimento della sua vita.
Egli accetta senza riserva, senza esitazione, senza curiosità, tutte le disposizioni di Dio; ma soprattutto accetta con amore e riconoscenza. Sta lì, nella riconoscenza, il segno inconfondibile delle vere anime di Dio. Se tu hai la fede, se la tua fede ti fa vedere il tuo Dio nell’atto che lavora alla tua perfezione, se tu credi che quello che ti capita non è se non il succedersi dell’incessante lavoro di Dio sull’anima tua, se sei convinto che questo lavoro continuo ti reca continue grazie, dimmi, qual è il sentimento che si sprigiona spontaneamente dal tuo cuore? La riconoscenza, non è vero? Tu dici GRAZIE, e non sai dirgli altro. E non fai distinzione fra ciò che ti mette alla prova e ti piace; sai che tutto è insegnamento di Dio, azione di Dio: sai che Dio si trova nella consolazione e nel dolore e tu ringrazi Lui, perché viene a te e per quello che opera in te. Grazie, mio Dio...
Non c’è parola che ti sia più cara, sentimento che ti sia più dolce. Pensando alla gloria di Dio che è lo scopo della tua vita, tu dici: Viva Dio; pensando all’azione di Dio che ti conduce: Siano grazie a Dio.
Ecco due semplici espressioni che dicono tutto per un cuore cristiano. Saranno anche le tue? Si, perché tu sei un uomo che ha capacità di gustarle! se non fossi capace di gustarle, non mi avresti seguito fin qui.
Ma sai che sono veri gridi di guerra; si lanciano con un solo battito del cuore e si corre al proprio dovere. È un colpo di spada al nemico e si passa; è un colpo di sprone al cavallo e ci si slancia; è uno squillo di tromba alle milizie e si parte. Nessun bisogno di ripeterli tante volte, Dio li comprende e l’anima tua li sente. Vedi? uno di questi gridi sprigionatisi, soprattutto nella sofferenza, dà all’anima una singolare energia. Ecco che ti solleva dal pianterreno, fa scattare le molle della generosità nascoste nel cuore, ridesta gli istinti cristiani dell’anima, spande in tutto l’essere umano dell’elettricità. Come si compie con gioia il proprio dovere sotto questo impulso! Allora non ci si trascina più nel dovere, non si calcola più, non si esita più; ci si slancia energicamente, lietamente, per Dio. Grazie a Dio, viva Dio!
François de Sales Pollien
Nessun commento:
Posta un commento