giovedì 29 settembre 2022

LA BOCCA È STATA FATTA PER PARLARE, MA IL CUORE È STATO FATTO PER ESSERE LA MIA DIMORA

 


          Amo, figlio mio, coloro che amano veramente le mie cose. Cerco di dare tutta la felicità che esiste a coloro che mi sono fedeli. Io, Gesù, non vi lascio neanche per un secondo. Il mio cuore rimane direttamente collegato a questa persona. La Sorgente della mia energia completa tutti i suoi movimenti mentre questa persona vive sulla terra. Così, figlio mio Benedetto, è con te e con gli altri che mi servono. Io, Gesù, faccio la mia dimora in ogni cuore che pensa solo a me.

          Bento, Mio amato figlio, per ogni Messaggio che hai scritto da Me, quelli che ti sono stati dati, in essi c'è tutta la prova della Mia esistenza. Vedi, figlio mio, come sono: anche senza vedermi ti parlo, senza bisogno di muovere le labbra; è il nostro cuore che parla. Questo significa la più grande grandezza che un essere umano possiede. Per avere questo mistero, bisogna essere santi. È come essere già in paradiso.

          La bocca è stata fatta per parlare, ma il cuore è stato fatto per essere la mia dimora, e quando comincio a dimorare definitivamente, come nel tuo cuore, figlio mio, le labbra non hanno bisogno di muoversi, perché il tuo pensiero, il tuo sguardo, sono l'ingresso della mia potenza, cioè della mia forza che raggiunge il fondo del tuo cuore. Allora noi due parleremo senza che tu, figlio mio, abbia bisogno di chiedermi cosa devi scrivere, io, Gesù, te lo dirò già. Come ora, state scrivendo, perché in questo preciso momento sono con voi, nel vostro cuore. Vedete con quanta facilità scrivete! Se non fossi con te, cosa avresti da scrivere? Non scriveresti nulla, perché, figlio mio: uno, perché non hai studio; un altro, perché ti mancherebbero le storie da raccontare. Quindi, il mio potere è totalmente con voi. Il mistero sta nella testa della persona che vuole giudicarvi. Se chi legge ti accetta come un mio santo, è con Me; ma se legge e ti giudica che inventi tutto, questa persona non vede lo Spirito di verità.

          Caro figlio, oggi, in questo giorno di sabato, il venticinque febbraio millenovecentonovantacinque, inizia ad apparire la tua storia. Crescerà così tanto che il mondo non potrà nascondere ciò che siete per Me. I vostri scritti saranno letti da milioni di persone sulla faccia della terra. Le parole che hai scritto di Me saranno una tale meraviglia che quando la gente inizierà a leggere, molti si convertiranno nella stessa ora. Le anime che erano in dubbio, non dubiteranno più; le cure avranno molte persone; i mali del corpo delle persone scompariranno. Fenomeni che la stessa medicina non sa nemmeno cosa dire.

          La Chiesa prenderà un nuovo corso. Il tuo posto sarà sempre, figlio mio, benvenuto per collocarti all'interno della Chiesa come mio inviato speciale. Le luci che volevano spegnersi nei cuori di molti cominceranno a riprendere vigore. Cuori e cuori salteranno di gioia nel vedere uscire dalla vostra bocca l'amore che Io, Gesù, ho da condividere con tutti. La mia Santa Madre ti aiuterà, figlia mia, affinché nessuno faccia del male a te e al tuo Angelo custode. Coloro che ti riceveranno proveranno il piacere di vederti da vicino, perché, figlio mio, sei uno degli ultimi Profeti che mando davanti a me per preparare il mio ritorno. E io metterò nella tua bocca tutta la saggezza, perché nessuno possa rovesciarti. Chi pensa, in quel momento, di essere più intelligente di voi, in quel momento dovrà chinare la testa. Questo è ciò che ho fatto con mio cugino Giovanni Battista; nessuno può essere paragonato a lui nelle parole che ha pronunciato su di me. Ora toccherà a te, Benedict. Poiché non avete quasi nessuna istruzione, non importa, io sono la vostra sicurezza e loro non possono fare nulla contro di voi.

          Figlio mio, tu sai già quanto ti amo, ma voglio che anche il resto dei miei figli sappia cosa sto facendo con te. Con la mia pace nel cuore, nulla al mondo potrà portarla via. Io sono ciò che sono e do a chi voglio, per questo ho scelto te, figlio mio.

GESU'

25/02/1995

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