"Miei amati fratelli e sorelle,
Molti di voi sono turbati dagli attuali eventi in Libia e in particolare da quelli in Giappone che, oltre ai terremoti e allo tsunami, sta subendo la distruzione dei reattori della centrale nucleare che sta irradiando l'intero pianeta.
Sì, c'è tanta sofferenza in Giappone e anche in Libia, dove la situazione è incerta come in molti altri Paesi, quindi la gente si sta svegliando e si sta ribellando.
Pensate a tutti coloro che in queste circostanze hanno perso una persona cara, se non tutti i loro beni. È del tutto legittimo che provino un grande dolore e un senso di ingiustizia sproporzionato; anche voi, in misura minore, potreste averlo provato un tempo.
Guardate gli insegnamenti della Bibbia, dove c'è spazio per chi soffre e per chi ha paura. Profeti e credenti hanno talvolta gridato a Dio con rabbia. Ma il Signore Gesù interviene per calmarli, ad esempio nell'angoscia dei discepoli nel mezzo di una tempesta. Pensate e soprattutto pregate e agite per tutti coloro che in questo momento stanno attraversando un percorso tragico della loro vita.
La separazione, il lutto, l'insicurezza, i valori possono essere messi in discussione e anche le relazioni possono risentirne, se non addirittura la salute può vacillare.
Quando si verifica un evento doloroso, è essenziale che le persone si aiutino a vicenda. La morte dovrebbe ricordarvi quanto sia fragile la vita, la vostra vita, e quanto sia breve il vostro tempo sulla terra, quando pensate di essere così forti, così potenti facendo della vostra vita terrena un assoluto a cui tutto deve conformarsi. Sì, la vita è fragile, ma molto più preziosa se si pensa a ciò che ci aspetta.
La promessa del Vangelo è vitale: quando Dio ha promesso di trasformare il vostro dolore in gioia, sapete che tutti i vostri sforzi verso l'Unità sono essenziali. Qualsiasi cosa chiediate nel nome di Gesù vi sarà concessa. Nel nome di Gesù, quale cosa più importante si può chiedere se non che le persone diventino molto più ragionevoli e possano aiutarsi a vicenda nell'amore.
Dovete impegnarvi a servire, ad aiutare coloro che incrociano il vostro cammino, in una parola, dovete trovare il gusto della vera Vita e che il vostro modo di essere sia gioioso, aperto, semplice, pieno di fede e di convinzioni e molto rispettoso di ogni persona senza tener conto della sua cultura.
E così, un giorno entrerete nella Gerusalemme celeste. Questo accadrà quando sarete puri come il cristallo, e lo sarete un giorno, più o meno lontano, a seconda di ciò che avrete fatto per il bene degli altri... Così, sarete accolti dal Signore Gesù, da Maria, da tutta la corte celeste e da tutti i vostri familiari e amici in Paradiso.
Pensate che prima della sua Passione, Gesù ha consumato un pasto in comunione con coloro che amava. Avete la prova inconfutabile che questo pasto non è stato l'ultimo, perché attraverso l'Ostia Santa e ancora oggi, vivete una comunione d'Amore con tutti coloro con cui avete costruito una relazione, siano essi presenti o assenti, visibili o invisibili, al di là del tempo e dei confini. E questa comunione vi dà la forza di resistere in ogni circostanza.
Con tutta la tua famiglia in cielo, sotto la luce dell'Eterno Padre, con tutto l'amore del Signore Gesù, di sua Madre e dei fratelli in cielo che mi accompagnano, ti benediciamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo...
Giovanni, il tuo messaggero d'Amore".
27 marzo 2011
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