domenica 9 luglio 2023

ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO



(M. Valtorta:' Il Poema dell'Uomo-Dio', Vol. III, Cap.34, pag.218 - Centro Ed. Valt.) 


La 'scaletta' del Peccato originale. La 'Legge della Prova'. 


Leggo il Capitolo 34 del terzo volume del 'Poema dell’Uomo-Dio' nel quale la mistica e veggente Valtorta 'vede' e ascolta Gesù mentre pronuncia il lungo e famoso discorso delle 'beatitudini'. In particolare Gesù invita gli uomini a 'sorvegliarsi', a stare attenti al proprio sguardo, allo sguardo dell'occhio e della mente perché, corrotti che siano, questi non possono che corrompere anche il resto e, quando una persona è corrotta, essa finisce per trascinare a corruzione anche gli altri. Proprio come successe ad Eva nei confronti di Adamo.  

A questo punto Gesù fornisce una spiegazione interessantissima della Prova alla quale furono sottoposti i due e della sequenza spirituale, mentale e carnale dei loro errori che costituì il 'Peccato originale'. Questa spiegazione, data alla moltitudine nell'ambito del suddetto discorso, che definirei intellettualmente affascinante e suggestivo, viene integrata poi da Gesù in una spiegazione a parte che Egli dà alla mistica, e che viene riportato nelle 'note' delle pagg. 218/219, dove - a prevenire eventuali obbiezioni - Egli spiega in che cosa consistette la corruzione dell'occhio e della mente che Satana operò nei confronti di Eva. Rileggo due volte perché questa ulteriore spiegazione è comprensibile ma anche complessa. Cerco quindi - ma mi è fatica - di riordinare a memoria i vari concetti. 

 

Luce: 

Facciamo questa 'scaletta': 

. Satana destò innanzitutto la curiosità 'intellettuale' - cioè dell'Intelletto, dell'Io - di Eva. 

. Infatti curiosità 'intellettuale' è in realtà curiosità 'spirituale', perché la psiche è 'spirito', anima. 

. Peraltro il 'comando' dato da Dio ai due di non toccare l'Albero del Bene e del Male era un comando di 'obbedienza', e pertanto un comando 'spirituale'. 

. Era, notare, l'unico comando dato da Dio ai primi due uomini. L'unico comando spirituale ai due che avevano tutto, soprattutto Dio, ed erano i 're' della Terra. 

. Questo comando obbediva alla 'Legge della Prova', legge creata da Dio come le altre leggi del Creato, fisiche queste ultime, spirituale la prima. 

. Alla ‘legge della prova’, per prevenire l'obbiezione che non era 'giusto', non fu sottratto nemmeno il Cristo, che fu 'tentato', che Dio permise fosse (da Satana) tentato come Uomo e come Dio, in più occasioni, e che specie nella sofferenza della Croce fu messo a dura prova. 

. La ‘legge della prova’ è legge giusta, invece, perché è giusto che i grandi doni vengano meritati.  

. I primi due avevano tutti i 'doni' per resistere alla Prova, perché erano perfetti, perfetti nella Ragione che sottometteva il senso, perfetti nell'Io che era sottomesso allo 'spirito' dello spirito. Essi, ripeto, erano inoltre 'congiunti' con Dio che parlava loro nei 'silenzi della sera', cioè nei momenti di pace spirituale. 

. Essi, tuttavia, erano anche liberi, soprattutto liberi, perché il Dio di Libertà non poteva che lasciare 'liberi' i suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza. La mancanza di libertà, anche nel Bene, sarebbe stata 'schiavitù'. 

. Eva dunque per curiosità intellettuale disubbidì, volle essere pari a Dio nel 'creare', cominciando dai figli: fu dunque un desiderio di potenza misto ad una ribellione e quindi ad una volontà di prevaricazione. Aveva già tutto, ma non bastava parlare con Dio, voleva essere come Dio, Dio. 

. Dopo il peccato di disubbidienza e di superbia, peccato contro l’Amore, Eva perse la Grazia e tutte le 'protezioni' della Grazia. Disubbidendo essa perse l'unione con Dio e gli attributi che, umanamente, Dio le aveva dato. Persa la Grazia, ucciso lo spirito, di Eva rimase l'animale, cioè la natura solo animale, posto che quella spirituale era morta nello spirito. 

. E, essendo diventata 'animale', Satana poté risvegliare gli istinti animali: cioè la sessualità negli aspetti più torbidi, prima in se stessa e poi in Adamo. 

. La sessualità fu dunque una conseguenza della animalità. Ma ciò che negli animali, non depravati da Satana, è mezzo di riproduzione, negli uomini è mezzo di godimento puro, cioè di depravazione spirituale. 

. Diventata animale a seguito della lussuria spirituale: quella di 'potere' come Dio, Eva ebbe la lussuria morale: quella di voler tutto conoscere, cioè il Bene e il Male. E conoscendo il Male ne conobbe l'aspetto peggiore, per cominciare, quello sessuale. Aspetto 'peggiore' relativamente a quel momento ed al peccato di potenza che era quello della riproduzione secondo la legge naturale, cioè 'animale'. 

Il Resto del Male lo conobbe dopo. 

 

Rimango un po' lì a riflettere.  

Finalmente, nella mia vita, una spiegazione intelligente e ragionevole del Peccato originale che mette a posto tante idee storte che avevo in testa.  

Avevo sempre considerato puerile il fatto che la disubbidienza di essersi presa un 'frutto proibito' avesse poi provocato una catastrofe come quella prodotta appunto dal Peccato originale.  

Ora capisco invece che il frutto, fosse anche stato il frutto reale di un albero reale, aveva invece un significato simbolico di 'prova'.  

Non fu il prendere o non prendere il frutto in sé che contò, quanto soprattutto il fatto che il prenderlo costituì una disubbidienza dietro alla quale vi fu addirittura un atto di 'superbia' luciferina, una volontà di 'potenza' e di prevaricazione e di usurpazione del potere di Dio tradottasi nel voler 'creare', anzi nel voler 'procreare', ma a questo punto - persa la Grazia - procreare nella 'sessualità' più lussuriosa anziché procreare con l'amore spiritualmente 'ordinato' che Dio avrebbe voluto. 

Nella mia ignoranza, avevo sempre considerato il peccato originale come un peccato meramente 'sessuale', e mi dicevo: 'Ma che male c'era, visto che noi uomini siamo fatti così e Dio stesso ci ha fatti così? Possibile aver dovuto subire una punizione tanto grave per aver fatto la cosa più 'naturale' di questo mondo? ...' 

No. Il vero peccato - mi dico ora - fu il tentativo di 'usurpazione' delle prerogative di Dio, lo stesso peccato di superbia che aveva fatto a suo tempo Lucifero, una ribellione, un tradimento vero e proprio che Lucifero pagò con la condanna all'Inferno eterno...  

A noi uomini, mi dico per consolarmi, ci è andata ancora bene! 

 Guido Landolina


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