giovedì 9 gennaio 2020

Dio prova, ma non abbandona mai



È importante che, nell’attesa dell’intervento di Dio per la liberazione, il paziente sappia santificare la sua terribile prova,  nonostante i condizionamenti e gli attacchi del maligno.   Ritengo che il fine primo nel disegno di Dio della possessione diabolica e il primo risultato dell’esorcismo non sia la  liberazione dalla sofferenza, ma la santificazione della croce e  il bene spirituale che il Signore desidera ricavare dalla conversione del posseduto, dei familiari e dei peccatori. 
Fra Benigno racconta questo significativo episodio. Durante un esorcismo, il posseduto Gabriele sente una voce che gli  dice: “Dì a Vincenza, (un’altra persona posseduta dal maligno), che offra le sue sofferenze per la liberazione delle anime  del Purgatorio”(p.108).   
Nella settimana successiva, Vincenza, che non è per niente informata sulle parole di Gabriele, verso la fine dell’esorcismo  sente delle persone che si lamentano e soffrono e una voce le  dice: “Offri le sofferenze per loro”. Fra Benigno collega i due  fatti, non casuali, che confermano l’invito all’offerta delle sofferenze per le anime del Purgatorio, invito che affida a Vincenza. 
Lo ritiene un messaggio anche per l’esorcista: non è chiamato soltanto ad allontanare il demonio, ma ad essere insieme  Guida spirituale per un cammino di conversione e di formazione di quanti direttamente o indirettamente vengono coinvolti o cointeressati dalla possessione diabolica.  
Padre Benigno si convince ancor di più con la confidenza  di un posseduto, fuori dell’esorcismo: “Ringrazio il Signore  per questa possessione. Grazie ad essa ho scoperto il valore dell’Eucaristia. Oggi non riesco a fare a meno di partecipare quotidianamente alla S. Messa e di accostarmi alla Comunione. L’Eucaristia è per me l’ossigeno”.  
Durante l’esorcismo il demonio nel suo odio satanico aveva detto a questo giovane: “Lo farò soffrire ancora di più, te lo ridurrò ad uno straccio, lo ucciderò”. Oggi è libero dopo sette anni di tormenti con il contributo di più esorcisti e soprattutto con l’azione del più Potente. Il Signore non poteva concludere meglio la prova: gli ha donato anche la vocazione alla vita  religiosa e sta preparandosi per consacrarsi a Dio. 
Senza la possessione probabilmente non avrebbe trovato, conosciuto e amato così Dio. Il Signore ne ha tratto un bene  per il mondo intero, oltre che per l’interessato, Ambrogio, questo è il suo nome, che offriva i suoi tormenti.   
Mi è gradito accostare ad Ambrogio il nostro Tobia, anche se è ancora in una fase di lotta, ossessionato da pensieri di scoraggiamento e tentazioni di sfiducia in Dio, suggeriti dal demonio per creargli confusione e stanchezza. Come il primo ha ottenuto la liberazione, ho fiducia che arriverà anche per Tobia il giorno atteso e invocato.  
Quel giorno, valutando i sacrifici vissuti e vantaggi ottenuti, ne sono certo, saprà anche lui ringraziare il Signore e per  tutta la vita, insieme con la sua la famiglia che formerà, per  avere riscoperto i veri valori e il cammino di vita cristiana che  sta percorrendo: già era consapevole in passato. 
Sono fatti che danno molto fastidio al demonio, perché  forse si accorge di essere divenuto strumento di Dio per opere  di bene, cosa che lui assolutamente non vuole fare. Suo vanto è solo disobbedire, odiare e fare del male.  
In un incontro di preghiere di liberazione con Tobia, come ora mi è concesso di fare, dico al demonio: “Sei un falso, sai  solo ingannare e fare del male”. Mi ripete e ricorda: “Tu credi  di offendermi; per me è un complimento”. 
Fra Benigno propone al demonio una riflessione ironica,  che anch’io ho fatto durante gli esorcismi di Tobia: “Vedi, tu  sei intelligente, sai tante cose e non capisci che Ambrogio, offrendo le sue sofferenze, fa tanto bene per le anime, per la conversione dei peccatori e così diviene costruttore del Regno  di Dio. Dov’è la tua intelligenza”?  
Il maligno si sente così umiliato, da non sopportare la sofferenza e si allontana. Ambrogio esce dalla trance come si sia  svegliato da un sonno profondo e si domanda che cosa stesse  succedendo! Lo invito a ringraziare il Signore perché è finalmente libero”!  
Io non ho ancora ottenuto questo effetto benefico. Pregheremo ancora perché il demonio comprenda e si decida. 

FRATELLO ESORCISTA 

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