BERNADETTE FA LA PRIMA COMUNIONE
Giovedì, 3 giugno 1858 - Festa del Corpus Domini
Bernadette intanto si prepara con impegno straordinario alla sua prima comunione. Non sapendo ancora leggere, è costretta a imparare a memoria il catechismo oralmente parola per parola. Ma quale differenza da quella povera fanciulla di qualche mese prima, che non riusciva a imparar nulla!
- La Signora farebbe meglio ad insegnarti il catechismo! - le aveva detto celiando una suora. E la Signora, in si poco tempo, aveva davvero trasformato quell'anima, portandola ben avanti nel cammino della perfezione. Bernadette dal canto suo, aveva corrisposto fedelmente alle premure della SS. Vergine.
Una nera nube di tempesta però sembra addensarsi su Bernadette e sulla grotta di Massabielle. L'autorità civile è decisa questa volta a far internare in un manicomio la «visionaria», come viene definita in certi ambienti Bernadette, mentre per la sorgente miracolosa della grotta ci sono delle mire commercialistiche proprio del sindaco di Lourdes, il Sig. Lacadé.
Tuttavia ora sulla veggente veglia il parroco, Don Peyramale, e quanto alla sorgente ci sono gli abitanti di Lourdes, che non permetteranno alcuna speculazione.
Dal 6 al 22 maggio pertanto, Bernadette, per consiglio del parroco, viene allontanata da Lourdes e va a riposarsi a Cauterets con una cugina. Le emozioni, e la folla soprattutto, hanno indebolito la sua salute.
La prima Comunione. - Quando ritorna, uno solo è il centro dei suoi pensieri: ricevere Gesù Eucarestia. Vi si prepara come un angelo e su questo punto la testimonianza del parroco è una delle più preziose: «Bernadette - egli scrive al Vescovo - ha fatto ieri (3 giugno) la sua prima comunione. Pareva tutta penetrata dall'atto santo che stava compiendo. Durante il ritiro che io ho tenuto a questi fanciulli, essa è stata di un contegno, di un raccoglimento e di un'attenzione, che migliore non si poteva desiderare. Tutto si compie in lei in modo sorprendente...».
A chi chiedeva direttamente a Bernadette se avesse provato maggior gioia nel vedere e parlare con la Madonna, oppure nel ricevere per la prima volta Gesù nel suo cuore, rispondeva: - Non so che cosa mi abbia reso più felice. Queste cose vanno insieme e non possono essere paragonate. Quello che so è che sono stata infinitamente felice in ambedue le circostanze!
La Grotta viene chiusa da uno steccato. - Qualche giorno dopo la prima comunione di Bernadette, svoltasi nell'oratorio dell'Ospizio, l'accesso alla grotta veniva chiuso dalla questura ed attorno alla sua imboccatura veniva elevata una palizzata. Era il giorno 8 giugno 1858.
Il decreto del sindaco della città di Lourdes parla di due motivi: 1° è necessario, «nell'interesse della religione», mettere termine alle spiacevoli scene che accadono alla grotta; 2° l'acqua della sorgente non si può prudentemente usare se prima non viene analizzata. Noi però sappiamo già quali calcoli «commerciali» aveva fatto il Sig. Lacadé su quella sorgente. Ad onore degli abitanti di Lourdes, va detto che ben quattro volte lo steccato fu rovesciato e, anche in piedi, non impedì a nessuno di recarsi ad attingere alla fonte miracolosa.
Nuovo tentativo di «internare» Bernadette. - Un'altra ignobile manovra veniva macchinata in quei giorni per toglier di mezzo Bernadette. Richiamandosi ad una legge del 1838, che permetteva di internare ogni persona sospetta di alterazione mentale, il prefetto, il commissario e il sindaco, con la complicità di tre medici, decidono di far richiudere Bernadette «in osservazione. Prima però il sindaco ed il procuratore hanno la buona idea di passare dal parroco, per avvertirlo del piano escogitato. La discussione è burrascosa. Quanto era stato prima prudente l'atteggiamento di Don Peyramale, altrettanto è deciso ora. Al termine egli conclude minaccioso: «Signori, Bernadette non è la malata che pretendete. Non cade sotto la legge che voi invocate. Essa non causa alcun disordine, non è un danno pubblico. È debole, è povera, ma sappiate che non è sola... Vogliate comunicare al Sig. Prefetto che i suoi gendarmi dovranno passare sul mio corpo, prima di toccare un capello in testa a questa fanciulla!».
Protesta appassionata e commovente - commenta il Trochu -, che compensava tante incomprensioni e tante scortesie di Don Peyramale.
A Bernadette nessuno più diede noia; il prefetto ritirò gli ordini impartiti. Solo la grotta fu chiusa com'era stato deciso.
Riflessioni: La Via Crucis
È una cosa che impressiona, dopo la grotta, dopo la basilica, dopo la benedizione degli ammalati, dopo la fiaccolata, una visita alla grande Via Crucis, che si snoda su per il monte di Lourdes.
Sì, perché a Lourdes non affluiscono solo dei malati nel corpo, ma più ancora forse malati nell'anima, nel cuore: peccatori che vanno a lavare la loro vita presso la Mamma Celeste. Uno sguardo può essere salutare! Con lo stesso ardore di penitenza, con cui Bernadette si trascinava in ginocchio e baciava la terra, tanti pellegrini percorrono oggi la salita della Via Crucis e meditano sulle sofferenze di Gesù e di Maria.
La Via Crucis della Madonna. - Essa la percorse realmente quel primo venerdì santo, per le vie di Gerusalemme. Incontrò Gesù sfinito e non lo poté aiutare! Con Lei, di tante persone beneficate da Gesù, non si trovò che Giovanni, l'apostolo più giovane, il prediletto, e la Maddalena, l'anima rifatta bella dal suo pianto.
Chi potrà mai misurare il dolore di Maria, durante quel triste tragitto? Lo si potrebbe comprendere, solo se si potesse misurare il suo amore per Gesù.
La tua Via Crucis. - Non intendo solo parlare del pio esercizio, che spero talvolta almeno farai devotamente, intendo farti riflettere un poco sul modo con cui porti anche tu la tua croce, ogni giorno, verso il Calvario. Ti lasci spesso accasciare sotto il peso delle contrarietà, oppure ricorri al tuo Buon Cireneo, che per te deve essere Maria?
Preghiera (leggila con attenzione e ripetila spesso). - O dolce mio Gesù, dammi l'amore per eccellenza, l'amore della croce. Non di quelle croci eroiche, il cui splendore pasce l'amor proprio, ma di quelle croci comuni che portiamo con tanta ripugnanza; di quelle croci di ogni giorno, di cui è seminata la vita e che ad ogni ora si incontrano lungo il cammino: la contraddizione, l'insuccesso, l'abbandono, le prevenzioni, le contrarietà, la freddezza o le impazienze degli uni, il rifiuto o il disprezzo degli altri; le infermità del corpo, le tenebre della mente, il silenzio e le aridità del cuore. Allora saprai che ti amo, benché né lo sappia, né lo senta io stesso e questo mi basta. Si, o Signore, senza se, senza ma, senza eccezione, che la tua volontà si compia perfettamente in me! (Carri. Tosi - Arciv. di Milano dal 1922 al 1929).
Fioretto: Farò un atto di accettazione delle sofferenze della giornata, fin dal mattino.
Giaculatoria: Eterno Padre, io vi offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo, in isconto dei miei peccati, in suffragio delle anime sante del Purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa.
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