I convertiti dal Protestantesimo
Sigrid Undset (1883-1949)
Norvegese, grande scrittrice, ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1928. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue.
Nel suo racconto Ma conversion au catholicisme (La mia conversione al cattolicesimo), tradotto dal norvegese al francese da padre Bechaux, per la rivista Estudios, così scrive: nel protestantesimo, così come imparai a conoscerlo, la disgrazia è che ciascuno ha la sua personale convinzione e la sua fede individuale... Io non dubitai mai che la Chiesa cattolica si identificasse con la Chiesa fondata da Cristo. Per me la questione dell’autorità della Chiesa cattolica era solamente relativa all’autorità di Cristo. Avevo sempre considerato la Riforma protestante come la storia di una ribellione contro il cristianesimo, benché fosse una ribellione di credenti e di cristiani animati da un’intenzione non malvagia... Neppure mi avevano fatto grande impressione le usuali obiezioni che udivo rivolgere contro il cattolicesimo come lo scandalo dei cattivi cattolici... Il culto dei santi, che esiste nella Chiesa dalle sue origini, risponde ad una esigenza, che sembra interna alla nostra natura. Vogliamo onorare i nostri eroi... E il culto di Maria? Ho sempre pensato che fosse logico e naturale. Se crediamo che Dio ci abbia salvato, prendendo il nostro sangue e la nostra carne, dobbiamo avere verso l’Urna, dalla quale Egli prese il suo corpo di uomo, sentimenti che non assomigliano a nessuno di quelli da noi provati: rispetto, tenerezza, un cuore compassionevole... Se è vero che il figlio di Maria è il vero Dio e il vero uomo, allora il figlio è Figlio e la madre è Madre per tutta l’eternità, essendo Egli il Creatore e lei la sua creatura... è difficile esprimere a parole ciò che Dio mi ha dato attraverso la sua Chiesa. Egli stesso ha detto che ci dà la sua pace, ma questa pace non è quella del mondo. è di altra natura. Si può paragonare forse alla pace che regna negli abissi dell’oceano.
Sigrid Undset fu istruita da monsignor Kjelstrup e fu accolta nella Chiesa il 1° novembre 1924. Lei trovò nella Chiesa cattolica una sicurezza per la sua fede che non poteva trovare nelle chiese sorte con la riforma.
Padre ángel Peña
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