mercoledì 20 maggio 2020

SAN GIUSEPPE: IL PIÙ SANTO DEI SANTI



ASSUNZIONE DI SAN GIUSEPPE 

Uno dei privilegi speciali concessi da Dio a san Giuseppe, secondo alcuni santi, è quello della sua Assunzione al cielo in anima e corpo. Lo affermano il famoso teologo spagnolo Suárez, san Pier Damiani e san Bernardino da Siena, san Francesco di Sales, sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la venerabile Madre Maria Jesus di Agreda, Bossuet, sant’Enrique de Ossó y Cervelló e altri ancora. 

Per quale motivo? Perché Cristo è, soprattutto, redentore dei suoi genitori, che amò di un amore totale e che santificò con una tale pienezza da renderli modello degli altri redenti. Inoltre perché Giuseppe ebbe una missione universale specialissima e perché sembra ragionevole che la Sacra Famiglia, predestinata ad iniziare una vita divina del lignaggio umano in anticipo su tutti gli uomini, abbia iniziato anche la vita gloriosa della risurrezione prima di essi.  

Gersone , il grande devoto di san Giuseppe, parlò della risurrezione e dell’Assunzione del nostro santo in cielo con anima e corpo nell’omelia pronunciata al Concilio di Costanza l’8 settembre del 1416. 

San Pier Damiani (1007-1072) parla dell’Assunzione di san Giuseppe nel Sermone su san Giovanni Battista. Il venerabile Bernardino Bustos riferisce che, mentre san Bernardino da Siena (= 1444) stava predicando nella città di Padova sull’Assunzione di Giuseppe in corpo ed anima al cielo, gli ascoltatori videro sul capo del santo predicatore una croce come di oro splendente, che emanava meravigliosi raggi di luce. Il santo stava dicendo: devotamente si deve credere, però non affermare come di fede, che il benignissimo Gesù, Figlio di Dio vivo, con ugual privilegio adornò suo padre adottivo e sua madre Santissima; e che così come quando morì la Vergine Purissima se la portò in cielo con corpo ed anima, allo stesso modo il giorno della Risurrezione Gesù si portò con sé il giustissimo patriarca san Giuseppe nella gloria della Risurrezione; affinché come quella santa famiglia, cioè Cristo, Maria e Giuseppe, visse unita sulla terra una vita laboriosa e in grazia, così nella gloria dell’amore viva in cielo in anima e corpo 26 . 

San Leonardo da Porto Maurizio afferma: Dite che san Giuseppe, quando morì, fu trasportato all’empireo in corpo ed anima per privilegio particolare citato nei Proverbi: “Tutti i suoi di casa hanno doppia veste” (Prov 31, 21), vale a dire, quelli della famiglia della donna forte, o della Vergine Maria, indossano doppia stola, che per gli interpreti di sacra scrittura si intende la glorificazione dell’anima e del corpo 27 . 

Il grande teologo spagnolo Francisco Suárez (1548-1617) afferma parlando di san Giuseppe: Non tralascerò di dire che secondo un’opinione abbastanza diffusa, il nostro santo regna con Cristo nella gloria in corpo ed anima; perché, siccome morì prima di Nostro Signore, è verosimile che fosse tra quelli che risuscitarono al momento della morte o della risurrezione del Salvatore, i quali risuscitarono a vita immortale di anima e corpo 28 . 

Madre Maria di Gesù da Agreda (1602-1665) dice: il giorno della risurrezione, con ogni bellezza e gloria, si alzò il nostro Salvatore dal sepolcro e, in presenza dei santi e dei patriarchi, promise al lignaggio umano la risurrezione universale come effetto della sua, nella stessa carne e corpo di ciascuno dei mortali e che in essa sarebbero stati glorificati i giusti. In pegno di questa promessa e come in ostaggio della risurrezione universale, dispose Sua Maestà che le anime di molti santi che si trovavano là, si riunissero ai loro corpi e risuscitassero a vita immortale. 

Immediatamente venne eseguito questo divino comando e risuscitarono i corpi di cui, anticipando il mistero, riferisce Matteo (Mt 27, 52). E tra di essi si trovavano sant’Anna, san Giuseppe, san Gioacchino ed altri antichi Padri e Patriarchi, che si erano distinti nella fede e nella speranza dell’Incarnazione e con maggior desiderio l’avevano anelata e chiesta al Signore. Così, a ricompensa di questi meriti, venne loro anticipata la risurrezione e la gloria dei corpi 29 . 

Dice san Francesco di Sales: Non dobbiamo in alcun modo dubitare che questo glorioso santo gode di molto credito in cielo presso Colui che l’ha favorito così tanto da elevarlo fin lassù in anima e corpo; il che spiegherebbe come mai sulla terra non ci sia rimasta alcuna reliquia; e a me pare che nessuno possa dubitare di questo perché come avrebbe potuto negare a san Giuseppe questa grazia Colui che gli fu obbediente per tutta la vita?... E, se è vero, cosa che dobbiamo credere, che in virtù del Santissimo Sacramento che riceviamo, i nostri corpi risusciteranno nel giorno del giudizio, come possiamo dubitare che Gesù abbia fatto salire in cielo in corpo ed anima il glorioso san Giuseppe che aveva avuto l’onore e aveva ricevuto la grazia di portarlo con tanta frequenza sulle sue braccia, tra le quali Nostro Signore tanto si compiaceva? è dunque innegabile che san Giuseppe sia in cielo in anima e corpo. Quanto saremmo felici se potessimo meritare le sue sante intercessioni! Poiché a lui nulla viene negato, né da parte di Nostra Signora, né dal suo glorioso sposo 30 .  

È interessante notare che papa Giovanni XXIII, nell’Omelia pronunciata nella festa dell’Ascensione, il 26 maggio 1960, per la canonizzazione di Gregorio Barbarigo, espresse la sua opinione personale che san Giuseppe si trova in cielo in corpo e anima; e la espose come opinione accettabile. Disse letteralmente: Così piamente noi possiamo credere 31 . 

Naturalmente l’Assunzione di san Giuseppe non è dogma di fede, ma speriamo che lo diventi in un futuro non molto lontano. Come direbbe il grande filosofo cattolico Jean Guitton: Ho l’impressione che non sia ancora arrivato il tempo di san Giuseppe. Non è ancora uscito dall’ombra, incomincia soltanto ora. Vedrete come il futuro ci riserva molte belle sorprese su di lui 32 . 

P. ÁNGEL PEÑA

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