DIO SI RIVELA COME L'ALLEATO DI ISRAELE
Il Dio Santo, completamente diverso e trascendente, è un Dio sorprendentemente vicino.
Dio è, insieme, trascendente e immanente; è addirittura un Dio che "si costruisce" un popolo "su misura" per avere un amico, un confidente, un interlocutore,
un mediatore per trasmettere il suo messaggio a tutta l'umanità.
Elegge Abramo, e, dopo avergli chiesto un generoso atto di fede, costruisce, con la sua discendenza, un popolo speciale
e consacrato a Lui.
Gli dice: "Israele, il Signore Dio tuo ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli... Il Signore si è legato a te e ti ha scelto" (cf. Dt 7, 6-7).
Sul Sinai conclude con esso un'Alleanza, in questi termini precisi: Israele, io
- ti offro: aiuto, sostegno, protezione, una terra, una discendenza, una Legge da osservare (i Comandamenti);
- ti offro: aiuto, sostegno, protezione, una terra, una discendenza, una Legge da osservare (i Comandamenti);
- ti chiedo: riconoscimento del mio ruolo, obbedienza, fedeltà, osservanza della Legge, astensione da ogni mescolanza con inconsistenti divinità straniere,
fiducia e collaborazione. Se sarai fedele, avrai prosperità e sarai felice.
Questa alleanza è sancita da una solenne Liturgia ed è sigillata nel sangue di vittime offerte come sacrificio di lode e di comunione.
È un' alleanza atipica, singolare nel suo genere, perché è stipulata fra due contraenti che non sono alla pari, ma è il frutto di una libera scelta di Jahve.
È, comunque, un'alleanza che impegna le due parti, imponendo reciproci diritti e doveri.
Ma come si comporteranno questi due alleati?
La storia di Israele, che è divenuta "la storia dell'antica Alleanza", e una storia segnata da molte infedeltà: non da parte di Dio, ma da parte del suo popolo.
Dio resta l'alleato fedele.
Israele è l'alleato infedele, che però Dio, con sorprendente bontà, continua ad amare e a perdonare, ogni volta che sa riconoscere le sue infedeltà e i suoi errori.
È UN ALLEATO CHE SI FA SPOSO
I contenuti dell' alleanza, col passar del tempo, si fanno più elevati ed esaltanti.
I Profeti, e in particolare Osea, Isaia e Geremia, scoprono e annunciano che Jahvé non è solo un alleato che promette doni materiali,
ma uno Sposo che ama la sua sposa con un amore tenerissimo, indissolubile e fedele.
Il tradire questo amore non è solo peccato di idolatria, ma anche e soprattutto peccato di adulterio.
Israele alterna momenti di amore dolce a momenti di adulterio degradante.
L'amore dolce trova nel Cantico dei Cantici espressioni di alta e toccante poesia; l'adulterio degradante è presentato in termini drammatici soprattutto nel profeta Osea.
DON NOVELLO PEDERZINI
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