sabato 8 agosto 2020

CHIAMAMI PADRE



DIO, UN PADRE PER ISRAELE

O Padre, Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, Dio della vita e delle generazioni, Dio della salvezza, compi ancor oggi le tue meraviglie, perché nel deserto del mondo, camminiamo con la forza del tuo Spirito verso il regno che deve venire.



DIO SI È RIVELATO ALL'UMANITÀ


Se Dio non si fosse fatto conoscere, l'uomo non avrebbe potuto incontrarlo e penetrare nel suo intimo.
Avrebbe potuto tutt' al più giungere a percepire l'esistenza di un Essere superiore e di qualche suo attributo, ma l'intimità di Dio gli sarebbe rimasta nascosta ed estranea.
Dio si è scelto un popolo, Israele, e, all'interno di questo popolo, ha aperto un dialogo destinato a tutta l'umanità. Questa Rivelazione, espressa con parole e fatti intimamente collegati, è stata lunga e progressiva, ed è principalmente contenuta nella Bibbia.
Essa è stata scritta da alcuni uomini, che "nel pieno possesso delle loro facoltà" sono stati gli ispirati strumenti di Dio nella comunicazione del suo pensiero.



UNA RIVELAZIONE LENTA E PROGRESSIVA

Dio, rivelandosi, non ha usato forzature e violenze, ma si è adeguato al lento e progressivo sviluppo dell'uomo.
Ha usato per lui
- benevolenza,
- discrezione,
- rispetto,
aspettando la sua maturazione e adeguandosi alla sua capacità di comprensione.
Non ha parlato di sé usando formule teologiche astratte e in-comprensibili, ma esprimendone il contenuto con fatti concreti e comprensibili da tutti.
Ed è da questo susseguirsi di eventi collegati con parole che possiamo risalire al pensiero e alla natura di Dio.
La vicenda dell'antico popolo di Dio, Israele, è divenuta così una singolare storia: la storia di ciò che Dio ha detto e fatto per rivelarsi all'umanità.


DON NOVELLO PEDERZINI

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