DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981
1962
Dal 4 al 7 marzo 1962
Non so cosa sia successo nel nostro Stato. In questi giorni, quasi ogni cinque minuti, la soave implorante voce del Signore mi ha obbligata a rimanere in ginocchio per espiare.
Nelle prime settimane di marzo è avvenuto che mentre svolgevo i miei lavori di casa, continuamente immersa in Lui, Lo pregavo di rendermi sempre più partecipe alla sua opera di redenzione. Allora il Signore Gesù nel mio intimo ha iniziato un profondo discorso: "Chiedi abbondanti grazie! Più chiedi più riceverai, chiedi anche per gli altri! Non aver paura, non devo risparmiare, sono felice quando posso prodigarmi per voi. Oh! Che felicità mi rechi con i tuoi soli desideri, se, con una pronta accettazione dei sacrifici, sarai perseverante per la mia causa! Spesso ci sono molti che chiedono di partecipare alla mia opera, ma quando lo offro loro con le mie mani l'occasione che dovrebbero accettare, si spaventano. Non mi lasciare mai privo delle tue sofferenze, aiutami per la conversione dei peccatori! Per questo riceverai una grande ricompensa. Verrà il tempo in cui non solo nell'intimo della tua anima, ma con voce alta, sentirai la mia parola benedicente. Figlia mia, tu devi soffrire tanto. In questa vita non ti offro nessun conforto perché esso ti legherebbe troppo alla terra. Non cesso di inondarti con la mia grazia fortificante e la forza dello Spirito Santo sarà sempre con te".
Poi ha continuato a chiedermi: "Bisogna che modifichi, secondo il mio volere, il tuo cattivo carattere che tende al male. Io ti aiuterò a seguire la giusta via. Approfondisci il mio insegnamento". "Signore mio, nonostante la mia ferma volontà, non vedo nessun miglioramento in me". "Per questo non ti preoccupare! Incomincia di nuovo ogni giorno! La nostra dolce Madre ti aiuta. A Lei chiedi tutto! Ella sa come compiacermi". In questo periodo il Signore Gesù mi ha chiesto molte volte: "Figlia mia, rinunzia a te stessa! Te lo chiedo spesso perché nella mia opera di redenzione puoi partecipare solo se vivi in unione con Me ogni attimo della tua vita. Offri questo al Padre in ogni tempo, senza sosta, anche per quelli che, pur avendo offerto la loro vita a Me, vivono più per il mondo che per la mia opera redentrice. Non pensano alla loro vocazione. Fa' penitenza per loro, come fai per i tuoi peccati. Mi piacerebbe tanto lavarvi dalle vostre colpe, basta che veniate a Me! Figliola mia, a te non dispiaccia alcuna fatica. Non ti sia di ostacolo alcun impedimento. Dalla mia opera redentrice non ti devi escludere mai nemmeno per un attimo, perché, se lo facessi, sentirei che è diminuito il tuo amore per Me. Io bramo tanto il tuo amore e vorrei sentirlo sempre all'unisono con il Mio!" Il Signore mi ha invitata ad avvicinare una suora che non incontravo più da quindici anni con la quale avevo avuto occasione di parlare solo tre volte. Egli ha suscitato in me una grande fiducia verso quella persona (io ho un carattere molto chiuso) e appena ho potuto parlarle ho raccontato il mio eccezionale stato spirituale, con tutta la pesantezza della sua tenebrosità. Dopo la conversazione svoltasi nella cappella, la suora mi ha detto: "Questo può essere anche effetto di autosuggestione!" Tali parole mi hanno molto costernata, suscitando terribili pensieri e lo scetticismo ha annebbiato la chiarezza delle idee. Mi è sembrato che tutto quanto avveniva in me, non fosse altro che illusione, inganno di me stessa, oppure il travestimento in angelo della luce del maligno, che voleva disturbare la pace dell'anima mia, così difficilmente acquistata.
Con questi tormenti è trascorso tutto il giorno. Quando la sera mi sono avviata di nuovo per l'adorazione del Signore Gesù, nella mia incertezza, ho pensato: "O Dio mio, che cosa c'è in me, come mi sono trascinata lontano da Te? Che cosa è vero, lo stato in cui sono ora o quello in cui mi trovavo prima?"
Chi non ha avuto una tentazione simile può comprendere con difficoltà come non si è padroni di sé stessi. Col passare del tempo, nel lungo silenzio, si è diradato in me quel terribile buio. Ho iniziato a percepire che il maligno non mi disturbava più e il mio spirito incominciava ad alleggerirsi. Quando il giorno successivo, mi sono prostrata davanti al Signore, la pace nell'anima mia era tornata completamente. Durante la Santa Comunione mi sono inginocchiata del tutto tranquilla davanti al Signore e l'unione con Lui mi ha restituito l'equilibrio spirituale. Anche a casa ho eseguito, col pensiero immerso in Lui, il mio lavoro e durante il bucato ero di continuo in adorazione.
Nel profondo dell'anima mia ho considerato quanto sono miserabile. Mentre ero immersa così nel costante pensiero del Signore Gesù, la sua voce si è fatta sentire nel mio intimo: "Mia piccola bambina Carmelitana, consegnati completamente a Me, perché solo così potrai fare sacrifici per la mia causa. Ti chiedo una cosa grande, ascoltami e non avere paura: sii molto umile e piccola, perché solo in tal modo sarai adatta per le mie sollecitazioni. Ogni giovedì e venerdì digiuna con pane e acqua e offri ciò per dodici anime sacerdotali. Tutti e due i giorni passa quattro ore davanti alla mia santa immagine ed espia per riparare le troppe offese arrecatemi. Il venerdì dalle dodici alla quindici adora il Mio Corpo Santo ed il Sangue Santo che ho versato per i peccati del mondo. Mantieni il digiuno il venerdì fino all'ora della deposizione dalla croce del Mio Corpo Santo. L'accettazione di questi sacrifici verrà ricompensata con grazie speciali. Fa' questo, figliola mia, - mi ha tanto implorato - accetta questo per dodici settimane per quelle dodici anime sacerdotali che diverranno le più idonee ad eseguire il mio piano. Voglio degnare le dodici anime sacerdotali di una grazia singolare. Figliola mia, diventa così anche tu la prediletta del mio cuore. Tu saprai chi sarà colui che farà giungere alle anime dei dodici sacerdoti ciò che loro chiedo. Essi dovranno fare la medesima cosa che ho chiesto a te: l'espiazione e l'immersione nel mio supplizio. Figliola mia, i dodici sacerdoti sono nella nazione i prescelti per particolari missioni".
Mi ha chiesto che la sua disposizione fosse eseguita per dodici settimane sia da parte mia che da parte dei dodici sacerdoti che riceveranno il suo messaggio.
"Figlia mia, ti faccio soffrire, senza consolazione, in una grande aridità spirituale. Le tentazioni ti sorprenderanno in diversi modi, ma non aver paura, la mia grazia sarà sempre con te. Sii con Me in completa confidenza: è questa la chiave del Mio Cuore. Abbandona le tue diffidenze! Lo Spirito Santo, che invochi tanto, prenderà possesso della tua anima tramite la sua sposa, nostra dolce Madre. Lo so che hai sete delle anime come Me, tanto che il mio spirito gioisce quando invii le tue implorazioni, e manifesti di desiderarmi ardentemente. Anche io ho sete di te e di ogni anima che ho colmata della mia grazia. Oh! Se sentissero la sete ansiosa del mio spirito! Addirittura mendico il loro amore. Ti prego, figlia mia, almeno tu non mi abbandonare! Con ogni battito del cuore pentiti dei tuoi peccati; espia e consolami. Se il tuo amore dovesse diminuire rivolgiti alla nostra dolce Madre Celeste. Ella riempie il tuo cuore di abbondante amore per Me.
Oh! Ti ringrazio che il tuo cuore sente con Me, batte con Me; non essere mai stanca di contemplare le Mie Sante Piaghe, che danno sempre tanta forza. Offriti all'eterno Padre, vivi con la Santissima Trinità. Nelle tentazioni rifugiati sotto il manto della dolce Madre, che ti preserva dal maligno, il quale ti molesterà di continuo. Io sarò con te perché tu sia perseverante e allora nulla e nessuno potranno strapparti dal Mio Cuore. Non spaventarti, figliola mia, tu devi vivere soltanto in grande umiltà e nel nascondimento. Nessuno deve sapere di te all'infuori di alcune persone!
Il tuo merito è la sofferenza che sopporti con Me e che offri all'Eterno Padre per le anime a Me consacrate. La tua umiltà sia così grande, che la bontà e l'amore trabocchino su coloro che ti sono vicino. Mia piccola figliola, noi saremo sempre uniti, chiedi alla nostra Madre che ti mantenga costantemente nell'umile nascondimento. Impara a conversare con il tuo prossimo mediante un linguaggio che lo conduca a Me. Chiedimi amore e da Me attingilo. Devi sopportare senza sosta i sacrifici perché essi sono l'impulso che ti permette di raggiungere lo scopo. L'Eterno Padre sa come sei, conosce il tuo cattivo carattere prepotente che dobbiamo trasformare secondo il Mio Cuore ... D'ora in poi, puoi usare prepotenza solo di fronte al male, ma non ti scoraggiare; guarda a Me con fiducia e chiedi tante, tante grazie! Nella tua famiglia sii un'ardente vittima; offri specialmente i piccoli insignificanti sacrifici e vieni a Me perché Io soffro se sono abbandonato. Non devi preoccuparti se puoi fare solo piccole cose, rimani così completamente piccola. Sciogliti in Me come una goccia d'acqua nel mio vino".
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