lunedì 3 agosto 2020

LA VERGINE MARIA negli scritti di Luisa Piccarreta



L’Incarnazione e tutta l’opera della Redenzione sono state frutto del “Fiat mihi” di Maria 

“Figlia mia, il ‘FIAT’ è tutto, è pieno di vita, anzi, è la stessa vita, e perciò da dentro il ‘FIAT’ escono  tutte le vite e tutte le cose. Dal mio ‘FIAT’ uscì la Creazione: perciò in ogni cosa creata si vede l’impronta  del ‘FIAT’. Dal ‘FIAT MIHI’ della mia cara Mamma, detto nel mio Volere, da cui ebbe la stessa potenza del  mio ‘FIAT’ Creatore, uscì la Redenzione; sicché non c’è cosa della Redenzione che non contenga  l’impronta del ‘FIAT MIHI’ della mia Mamma. Anche la mia stessa Umanità, i miei passi, le mie opere, le  mie parole, erano suggellate dal ‘FIAT MIHI’ di Lei. Delle mie pene, delle piaghe, delle spine, della croce,  del mio sangue, il suo ‘FIAT MIHI’ ne aveva l’impronta, perché le cose portano l’impronta dell’origine  donde sono uscite. La mia origine nel tempo fu dal ‘FIAT MIHI’ dell’Immacolata Mamma; perciò tutto il  mio operato porta il segno del suo ‘FIAT MIHI’. Sicché in ogni ostia sacramentale c’è il suo ‘FIAT MIHI’; se  l’uomo sorge dalla colpa, se il neonato è battezzato, se il Cielo si apre per ricevere le anime, è il ‘FIAT  MIHI’ della mia Mamma che segna, che segue e che precede tutto. O potenza del ‘FIAT’, lui sorge ad ogni  istante, si moltiplica e si fa vita di tutti i beni! 
Ora voglio dirti perché ho chiesto il tuo ‘FIAT’, il tuo ‘sì’ nel mio Volere. La mia preghiera insegnata,  il ‘FIAT VOLUNTAS TUA SICUT IN CŒLO ET IN TERRA’, questa preghiera di tanti secoli, di tante generazioni,  voglio che abbia il suo esaurimento e compimento. Ecco perché volevo un altro ‘sì’ nel mio Volere, un  altro ‘FIAT’ contenente la potenza creatrice; voglio il ‘FIAT’ che sorge ad ogni istante, che si moltiplica a  tutti, voglio in un’anima il mio stesso ‘FIAT’ che sale al mio Trono e con la sua potenza creatrice porta in  terra la vita del ‘FIAT’ come in Cielo così in terra”.   
Io, sorpresa e annullata nel sentire ciò, ho detto: “Gesù, che dite? E Tu pure lo sai quanto sono cattiva ed inabile a tutto”.  
E Lui: “Figlia mia, è mio solito scegliere le anime più abiette, inabili e povere per le mie opere più  grandi. La mia stessa Mamma nulla aveva di straordinario nella sua esteriore, nessun miracolo, nessun  segno teneva, che la facesse distinguere dalle altre donne. Il suo solo distintivo era la perfetta virtù, a  cui quasi nessuno faceva attenzione. E se agli altri santi ho dato il distintivo dei miracoli e altri ho  fregiato con le mie piaghe, alla mia Mamma nulla, nulla; eppure era il portento dei portenti, il miracolo  dei miracoli, la vera e perfetta Crocifissa, nessun’altra simile a Lei…” (12°, 17-1-1921) 

a cura di P. Pablo Martín



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