Il 15 febbraio 1874 dovette subire il primo colloquio... E fu così che fino al novembre del 1890 fra l'anima di Suor Maria Gabriella e Suor Maria della Croce si ebbero le misteriose relazioni
NOVEMBRE 1880. - Quando avete da riprendere una persona che ha mancato leggermente od anche gravemente, fatelo con molta dolcezza, con fermezza talvolta, quando la mancanza lo esige, ma con poche parole e mai per passione, perché il rimprovero fatto in tal modo nuoce all'anima di colei che lo fa e di colei che lo riceve. Nel riprendere una giovinetta evitate soprattutto, per esempio, di rinfacciarle le mancanze passate. È questo un difetto abbastanza comune e che dispiace al buon Dio. Coloro che agiscono in tal modo commettono una colpa. Chi ha detto loro che quanto essi rimproverano non sia già perdonato? Per qual motivo ritornarci su? Il buon Dio non ha punto dato loro simile esempio. Ci si deve continuamente umiliare delle proprie colpe e ricordarle incessantemente dinanzi a Nostro Signore, nell'amarezza del proprio cuore, ma non bisogna mai ritornare sul passato di nessuno.
Un'anima cristiana e, a più forte ragione, un'anima religiosa, se vuol far piacere a Nostro Signore, agirà riguardo al prossimo come desidera che Gesù agisca nei suoi riguardi. Ritenete bene questo e, all'occasione, mettetelo fedelmente in pratica.
Non lasciatevi mai prendere eccessivamente né dai doveri né dalle cose e dalle sollecitudini della vita, sì che la vostra anima vi perda quella libertà che le impedirebbe di unirsi ad ogni istante a Gesù, e di poter conoscere ed adempiere sempre la sua santa volontà. Se soffrite, accettate la sofferenza con rassegnazione perché è permessa da Gesù, il quale, dal male che lascia fare, sa trarre il più gran bene. Andate con tutta semplicità à piè del tabernacolo ed ivi, confidate al vostro Gesù quel che vi pesa sul cuore, quel che a volte vi sembra molto gravoso a portarsi: il suo Cuore alleggerirà tutto. Al contrario, se gioite di quella gioia soprattutto che si prova a rari intervalli nel servizio del buon Dio, accettatela con umiltà e riconoscenza, e pensate che la terra non è il soggiorno del riposo, ma un luogo di esilio, di fatica e di sofferenze d'ogni genere!
Lasciate che tutto passi intorno a voi, senza che ne scapiti la vostra tranquillità. Nulla vi arresti. La vostra sola gioia, l'unico vostro riposo deve trovarsi in Gesù; operate per Lui solo, il suo amore vi dia coraggio; mai potrete far troppo per un Dio sì amabile! Più vi distaccherete da tutto ciò che vi circonda, più Gesù vi colmerà delle sue grazie d'elezione, delle sue carezze divine. Sovente proverete una grande indifferenza per cose che, un tempo, vi avrebbero impressionato; anche questa è una misericordia di Colui che vi ama e che desidera vedervi in quel distacco ch'Egli attende dalle anime che vuole esclusivamente sue. Gesù permette che codeste anime privilegiate provino un certo qual disgusto per tutto ciò che non è Lui. Egli fa loro trovar spiacevole quanto non riguarda Lui direttamente, perché vuole con questo farle giungere a vuotare il loro cuore da tutto l'umano che vi si trova al fine di colmarlo delle sue grazie e di farvi traboccare il suo amore.
SUOR MARIA DELLA CROCE
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