lunedì 15 marzo 2021

Il Crocifisso di Cevo - AVEVA RAGIONE DON LUIGI VILLA!

 





Questo crocifisso, fatto esporre dalla Gerarchia bresciana, il 20 settembre 1998, in un campo sportivo di Brescia, era il simbolo della “beatificazione” e della “canonizzazione” di Paolo VI che Giovanni Paolo II, in quell’occasione, aveva presentato come date per certe e scontate.


AVEVA RAGIONE DON LUIGI VILLA!

Tutti i “bresciani”, partecipanti alla funzione di Giovanni Paolo II allo “stadio Rigamonti” di Brescia, la Domenica 20 settembre 1998, si sono trovati di fronte a un enorme Crocifisso, a testa in giù, che Alberto Bobbio, su “Famiglia (non) cristiana” del 27 settembre 1998, descrive così: “un Cristo a strapiombo. Sorge da un fuoco, s’inarca verso il cielo. Non sta ritto. E ripiomba di sotto...”.

Insomma, un Cristo che “ripiomba di sotto” è l’atto contrario delle parole di San Giovanni evangelista - che era stato presente sul Calvario! - scrivendo così: “Gesù disse: “Tutto è compiuto!”. Poi, chinato il capo, rese lo spirito!” (Giov. 19, 30). Quindi, quel Cristo policromo, scandaloso in quell’atto di caduta sull’intera platea, credo non abbia lasciato indifferente alcuno dei presenti al rito religioso, perché quel Cristo, che si tuffava su di loro, non poteva essere il Cristo redentore, vero Dio e vero Uomo, inchinato, sì, sull’uomo peccatore, ma che mai avrebbe preso quella posa da campione di tuffo, LUI, VIA, VERITÀ E VITA, che aveva pure detto: «... ed IO, quando sarò innalzato, attirerò tutto a ME!» (Giov. 12, 32).

Ma allora, perché la Gerarchia bresciana si è permessa di esporre - sia pure in un campo sportivo - ai fedeli bresciani quel Crocifisso in atto di tuffarsi sulla folla, pur sapendo che la CROCE, per noi cristiani, è il “segno” più sacro della nostra fede in quel Cristo che è morto sulla CROCE per i nostri peccati, e che è, quindi, anche la nostra unica vera bandiera, e che la Chiesa ci ha sempre fatto rappresentare, per due mila anni, non in quella orrida posizione, ma bensì nel Suo sereno divino abbandono al Padre?.. “Padre, nelle Tue mani affido il mio spirito!”? (Lc. 23, 46).

O CRUX, AVE SPES UNICA!



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