martedì 16 marzo 2021

SE MI APRI LA PORTA...

 


Secondo le capacità

Sono l'agricoltore delle anime e ne ho somma cura. Non ho bisogno di aiuto da parte di nessuno: chiedo soltanto che il terreno mi sia offerto spontaneamente e non me lo si ritiri più.

Non chiedo neppure retribuzioni: mi basta che l'anima sia attenta al mio lavoro ed eseguisca quello che le assegno, giorno per giorno.

Secondo la capacità delle anime, Io dò a chi le ali, a chi la velocità nella corsa spirituale, a chi invece procuro un passo normale ma continuo.

La lentezza tua e le tue incomprensioni non intralciano il mio progressivo lavoro in te. È meglio stare al piano inferiore, che al superiore, soffrendo le vertigini.

È vero che potrei portarti e così farti fare passi da gigante, ma questi sarebbero miei, non tuoi. Preferisco fare come un papà, quando insegna al bimbo a camminare: si adatta al passo del piccino, aiutandolo, chinandosi con disagio a soccorrerlo.

Un operaio, quando gli si dà un oggetto del suo mestiere da rifare, trova lui stesso i difetti e capisce quello che vi manca. Così Io, quando l'anima sinceramente si mette a mia disposizione affinché la corregga e santifichi, mi accingo subito a farlo con perizia e sapiente amore.

Il lavoro della mia grazia è meraviglioso; se lo poteste capire, perdereste il sonno per riconoscenza e ammirazione. Nessun giardiniere appassionato cura tanto il suo fiore prediletto, come Io amorevolmente mi adopero per ogni anima.

Non ti preoccupare di nulla, come di nulla si preoccupano le piante e i fiori. Le creature sono ai miei ordini e nulla avviene senza la mia preveggente sapienza, nulla che non sia frutto di un mio atto d'amore.

Una madre non può scrutare continuamente e comprendere sempre il cuore di tutti i suoi figli. Io invece comprendo tutto e arrivo a tutto.

Fidati di Me anche nelle minime cose e non tarderai a giungere a quella confidenza filiale, a quella libertà di spirito, a quella tranquillità che costituisce il vero riposo dell'anima santa.

Desìderi percorrere la piccola via d'amore, della piccola e grande Teresa, e sei ancora tutta preoccupazioni, pensieri e ansietà. Sei come una canna che basta il minimo urto ad agitarla e scuoterla.

Ti manca quell'amore tetragono a tutte le vicissitudini, che nulla può diminuire o distruggere. Fatti piccola al mio cospetto, umilissima e semplicissima. Abbi fede: quella fede ferma e soave che non ha nessuna angolosità: ossia vittoriosa sul giudizio umano.

DON RENZO DEL FANTE

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