Il Mistero dell’Iniquità
Si negano i dogmi!
Forse questo spiegherebbe perché ci troviamo di fronte alla negazione dei dogmi. Prendiamo il Sillabo degli Errori di Papa Pio IX, che consiste in una condanna solenne e definitiva. Leggiamone il paragrafo 6; esso è conforme ai criteri stabiliti nel Codice di Diritto Canonico del 1983 per un pronunciamento infallibile che non sia esattamente solenne come una definizione dogmatica, ma sufficientemente tale e abbastanza definitivo da avere una nota teologica d’infallibilità. In questo paragrafo possiamo leggere la condanna nei confronti della dottrina della libertà religiosa, e la descrizione che ne viene fatta coincide quasi parola per parola col testo che venne promulgato dal Concilio Vaticano Secondo come verità. Si tratta di un’inversione radicale della dottrina! Eppure ci è stato ripetuto più e più volte, che nel Concilio Vaticano Secondo non v’è nulla che contraddica il dogma, non v’è nulla che contraddica la dottrina della Fede, ma che tutto deve essere interpretato secondo la tradizione.
È come prendere le 95 tesi di Lutero e dire: “non c’è alcuna eresia, qui, ma dobbiamo interpretarle secondo la tradizione”. Si tratta di un’affermazione assurda. Non voglio inoltrarmi troppo nell’argomento, tuttavia, perché ne ho già parlato approfonditamente nel mio libro The Suicide of Altering the Faith in the Liturgy [“Il suicidio nell’alterare la Fede nella Liturgia”], dove ho esaminato la storia della Chiesa e spiegato come la Tradizione e le Sacre Scritture siano del tutto incompatibili con l’insegnamento della libertà religiosa e dell’ecumenismo portato avanti dal Vaticano II. Abbiamo quindi sia la condanna del Vangelo sia quella della Tradizione, nonché quella – fortissima – contro l’ecumenismo, fatta da Papa Pio XI nella sua lettera enciclica Mortalium animos. In essa, Papa Pio XI affermava che l’errore dell’ecumenismo è talmente pericoloso che potrebbe distruggere la Chiesa dalle sue stesse fondamenta. Tuttavia, sin dal Vaticano II, ci è stato detto che la Chiesa ha un impegno irrevocabile nei confronti dell’ecumenismo, per salvaguardare l’unità. Si tratta proprio del disorientamento diabolico di cui parla il Terzo Segreto di Fatima.
Il disorientamento diabolico, ad ogni livello
Suor Lucia disse che il disorientamento diabolico avrebbe colpito la gerarchia della nostra Chiesa a tutti i suoi livelli, anche i più alti. Basta prendere la lettera enciclica di Papa Giovanni Paolo II, Ut unum sint, e vedremo chiaramente come questo disorientamento abbia colpito la gerarchia ai livelli più alti, persino il Vicario di Cristo in terra, Papa Giovanni Paolo II. È stato Papa Wojtila, infatti, ad aver dichiarato che la Chiesa ha un impegno irrevocabile nei confronti dell’ecumenismo. Il problema, purtroppo, è che l’ecumenismo è in realtà la minaccia più grande per la Chiesa: è stato creato dai nemici più feroci e mortali della Chiesa, proprio con lo scopo di distruggerla. L’ecumenismo è il più grande ostacolo all’unità, tuttavia ci viene detto che dobbiamo promuoverlo proprio per la salvaguardia dell’unità!
Il fondamento Divino per l’Unità
Per comprendere quanto sia assurda l’idea che l’ecumenismo possa favorire l’unità, dobbiamo solo considerare quali sono i vincoli d’unione, cioè in che cosa consiste realmente quest’unità. Esistono tre vincoli d’unità: quello della Fede, quello dei Sacramenti e quello del Governo Ecclesiastico. Secondo la formula di San Paolo: “Un solo Signore, una sola Fede, un solo Battesimo”. (Ef. 4:5)
Esiste un’unica Fede, quella Cattolica, al di fuori della quale non v’è salvezza. Come disse il Concilio Vaticano Primo, al di fuori di quella Fede non v’è salvezza. Esiste un’unica e sola religione istituita dal Signore – la religione Cattolica. Nessun’altra religione è stata istituita divinamente. Ecco perché non v’è salvezza al di fuori della Fede Cattolica, perché si tratta della Fede divina e Cattolica.
La Grazia è necessaria per la salvezza eterna
Semplici dottrine umane non possono ottenere la salvezza, perché non hanno il potere di conferire la grazia, visto che questa può arrivarci solo per mezzo della Fede e dei Sacramenti, grazie al potere sovrannaturale del Signore per mezzo della Fede, e la grazia che riceviamo dal Signore Onnipotente e dai Suoi Sacramenti portatori di salvezza. Non vi può quindi essere comunione tra la Chiesa Cattolica e una qualsiasi altra religione. Solo ove esistano tutti e tre i vincoli di Fede, Sacramenti e Governo della Chiesa vi è unità.
Padre Paul Kramer
Nessun commento:
Posta un commento