venerdì 7 aprile 2023

MARIA SUL GOLGOTA - La morte di Gesù

 


GESÙ - L'UNIVERSITÀ DEL MIO SACRO CUORE LEZIONI D'AMORE


MARIA SUL GOLGOTA


La morte di Gesù

Mia cara, grazie per la tua pazienza con me, spero di non annoiarti. Continuerò con la storia che è descritta nella Sacra Scrittura, ma l'apostolo Giovanni ha ben detto nel capitolo 21, versetto 25... "Gesù fece anche molte altre cose. Se fossero scritti uno per uno, credo che non ci sarebbe spazio nel mondo per così tanti libri". Ecco perché desidero condividere tanti segreti con l'umanità, sono pietre preziose della mia Passione che aspiro a far risplendere in voi.

Mentre ciò che esprimo è per rivelazione privata, ogni parola che viene da me è vera e non contraddice ciò che è già stato detto.

Pertanto, la mia intenzione non è quella di contraddire ciò che è stato scritto, ma di evidenziarlo e dargli l'importanza che merita. Molti non leggono più le Sacre Scritture, la Parola di Dio, la considerano noiosa e fuori tempo, quanto feriscono il Mio Cuore.

Come feriscono il Mio Cuore! Ah, se solo conoscessero la Parola di Dio! Mi conoscerebbero. Di fronte alla cecità e alla sordità del mondo e al pericoloso sentiero su cui l'uomo cammina, nel corso dei secoli ho cercato delle anime che fossero la mia voce in mezzo al deserto. Una voce per risvegliare le anime addormentate e allo stesso tempo per seminare interesse per l'amore di Dio dato generosamente.

Il sole si è oscurato, nascondendo il suo volto alla vista del suo Creatore in uno stato così terribile. L'oscurità copre la terra e in mezzo a un silenzio sepolcrale lancio un grido disperato: MIO DIO, MIO DIO, PERCHE' MI HAI ABBANDONATO?

La morte cominciava a percorrere il mio corpo. Mi sono sentita così sola che ho gridato al Padre mio per chiedere la Sua assistenza, ma Lui ha taciuto perché tutto si consumasse. Era necessario che io fossi solo perché gli altri non fossero soli.

Man mano che i momenti passano e arriva la mia ultima ora, le mie sofferenze crescono e una di esse mi spinge a dire HO SETE, ho sete di anime e in cambio ricevo aceto. Quanta ingratitudine mi danno le anime nonostante abbia pagato un alto prezzo per loro! Tanto amore dato per raccogliere l'asprezza delle mie creature.

Mia madre non si lascia spaventare dal momento supremo, sa già che suo figlio deve morire. Trema e aspetta il colpo finale della spada del dolore. Con le mie ultime forze alzo lo sguardo al Padre ed esclamo: TUTTO È FINITO... PADRE, NELLE TUE MANI COMANDO IL MIO SPIRITO. Le mie ultime parole rimasero impresse in mia madre, e tale fu il brivido che provocò in lei che quando le sentì, cadde a terra. Tutta la sua esistenza è stata trafitta.

Il mio tempo sulla terra era finito, era il mio ultimo insegnamento ai miei apostoli, era ora di tornare alla casa del Padre. Tutto ciò che mi era stato commissionato, affidato e che ci si aspettava da me, l'avevo consumato con la mia stessa vita.

Ho chinato la testa e ho esalato l'ultimo respiro.

In quel momento il velo del Tempio si squarcia, la terra trema, le pietre scricchiolano e le tombe si aprono e coloro che erano morti risorgono per testimoniare la Mia Divinità.

E in mezzo alla commozione di tutta la creazione che lamentava la morte del loro Signore, Maria, non spaventata, serena e tranquilla, abbracciò la Croce, mettendo ai miei piedi il bacio più amorevole, più dolce e più tenero.

Mia madre, così coraggiosa, aveva seguito le mie orme e lungi dal ritirarsi, sopraffatta, è sostenuta dalla grazia, dando la sua approvazione al mio sacrificio con il suo ultimo bacio. È Lei che mi offre al Padre come vittima di immolazione per la salvezza di tutti i peccatori del mondo. Il suo Cuore Materno è diventato l'altare vivente dove Io mi immolerei, anche se il suo cuore è distrutto da tante atrocità, Lei rimane mite perché ha compiuto la Volontà di Dio.

In presenza di mia madre, anche se ero già morto, uno dei soldati prese la sua lancia e la piantò nel mio fianco. Mia Madre era pronta a continuare a soffrire per Me. La lancia ha trafitto il Mio Cuore e questo atto è stato sentito anche da Lei, entrambi i cuori sono stati trafitti.

Con il lato aperto, il Mio Cuore è stato esposto e ciò che era nascosto è rimasto visibile a tutti. Il Cuore che amava tanto gli uomini era già visibile, e non volendo tenere nulla per Me, da esso sgorgò ciò che avevo conservato fino alla fine, l'ultimo del Mio Prezioso Sangue.

Maria, pietrificata dalla scena ma abbracciata da San Giovanni, rimane a guardare la ferita e attraverso di essa contempla il Mio Cuore. Voleva stare al Mio fianco in riparazione di tutte le offese del mondo. Nel frattempo, tutto intorno, quelli che mi volevano morto fuggivano terrorizzati.

E FU COSÌ CHE MIA MADRE FU LA PRIMA ADORATRICE DEL MIO SACRO CUORE, IL SUO PRIMO ATTO PUBBLICO DI DEVOZIONE E ADORAZIONE. LE HO DATO LA CHIAVE DEL MIO CUORE, LEI È LA DEPOSITARIA DI TUTTI I TESORI CHE CONTIENE, PERCHÉ LO DIA AI SUOI FIGLI.

Volevo che la ferita del mio Cuore fosse la porta attraverso la quale molti potessero entrare, rifugiarsi e stabilire la dimora più confortevole.

Non volevo tenere niente per me. Tieni presente che quando si presenta il momento della croce, quando è più doloroso e pesante, baciala come fece Mia Madre, allora Lei ti insegnerà a dare la morte a te stesso per ridarti una vita santa secondo la Mia Volontà.

Vieni al mio Cuore dove troverai consolazione, dove i tiepidi diventano coraggiosi e i peccatori diventano grandi santi.

E tu, mio scriba, riposa per un momento, abbiamo già passato le ore più dolorose. Poi continueremo con i miei insegnamenti per i vostri fratelli.

Dettato a Gustavo, Buenos Aires, 2 aprile 2021.

 

Nessun commento:

Posta un commento