DIARIO SPIRITUALE
di Anonimo napoletano
" La Perfezione consiste in una sola cosa, che è di fare la volontà di Dio.
Poiché se al dire di nostro Signore, per esser perfetto, basta negare se stesso, portar la sua croce, e seguir lui ; chi nega meglio se stesso, e porta meglio la propria croce, e segue più Cristo di colui, che si studia di non fare mai la propria volontà, ma sempre quella di Dio ? Or vedete quanto poco ci vuole a farsi santo ! Non altro che abituarsi a volere in ogni occasione ciò che vuole Iddio.
" S. Vincenzo de Paoli.
In questo più che in ogni altra cosa mostrò il medesimo Santo la purità e sodezza della sua virtù, in istudiarsi di sempre seguitare e adempire la volontà del Signore. Era questo il gran principio, su cui fondava tutte le sue risoluzioni, e con cui fedelmente e costantemente eseguiva quanto avea risoluto ; mettendosi sotto i piedi ogni proprio interesse, e preferendo sempre la divina volontà, e la gloria, e servizio di Dio a qualunque altra cosa, senza eccettuarne veruna. Di Davide disse il Signore, ch'era un uomo secondo il cuor suo: ed ecco ove si fondava tutta questa gran santità ; perché, disse, farà la mia volontà. S. M. Maddalena de' Pazzi era a questo tanto attaccata, che disse più volte, che mai non si sarebbe posta a far cosa alcuna quantunque minima, come sarebbe l'andare da una stanza all'altra, se avesse pensato non esser conforme al divino volere ; né avrebbe mai lasciato di fare cosa alcuna, che avesse creduto esser a quello conforme: e che, se avendo cominciato a fare qualche azione, nell'atto di farla le fosse venuto in pensiero, esser quella contro la volontà del Signore, in quel medesimo istante l'avrebbe subito lasciata, ancorché il non proseguirla le dovesse costar la vita. Racconta il Taulero di un certo uomo santo e dotto, che mentre stava in punto di morte, pregato dagli amici di lasciar loro qualche buon documento, disse così: il sommario e il breviario d'ogni dottrina è di prendere dalla mano di Dio tutte le cose, che avvengono, e non voler altre ; che fare in ogni cosa la sua divina volontà. La V. M. Serafina di Dio, era tanto affezionata alla volontà di Dio, che pregava spesso il suo Direttore a manifargliela, dicendo: avvisatemi P. che debbo fare, e non mi lasciate far niente da me: acciò tenga contenta sua divina Maestà ; perché il vederla un tantino disgustata farebbe annichilar mille mondi. Ed essendole un di venuto un gran desiderio di non far niente di proprio volere, ma il solo volere di Dio, col consenso del Direttore ne fece il voto.
Nessun commento:
Posta un commento