venerdì 6 gennaio 2023

UN CONFESSORE ... SI CONFESSA ...


IL POTERE DI PERDONARE

In ogni peccato il principale offeso è Dio, pertanto solo Dio può perdonare le colpe degli uomini. Di questo ne erano cosi convinti gli ebrei che, considerando Gesù un semplice uomo, l'hanno accusato di aver bestemmiato quando si è arrogato il diritto di perdonare il paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati" (Mt 9, 2).

Ma Gesù non era e non è solo Uomo, è anche Dio e come Uomo-Dio ha il potere di perdonare i peccati. Per darne una dimostrazione palpabile, dopo aver detto quelle parole ha fatto un miracolo: "disse al paralitico: alzati... e va' a casa tua" (Mt 9, 6).

"Fin qui si può anche accettare", dicono i critici.

L'ostacolo si trova un gradino più in giù: che Dio possa perdonare, d'accordo; che l'Uomo-Dio possa perdonare, d'accordo; ma che anche un semplice uomo, anzi, un pover'uomo qual è talvolta il sacerdote possa perdonare i peccati... questo è troppo!

Chi ragiona in questo modo trascura un particolare importante: se Dio e l'Uomo-Dio Gesù Cristo, possono perdonare, possono anche trasferire questo loro potere ad altri. Altrimenti, che potere sarebbe? Dunque, Gesù poteva dare questa facoltà a dei semplici uomini.

A questo punto, l'unico problema che resta aperto è vedere se questo benedetto potere di perdonare i peccati lo ha di fatto trasmesso, sì o no.

Risponde il Vangelo. Apparendo risorto agli Apostoli, Gesù disse: "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi... Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi" (Gv 20, 21-23).

Più chiaro di così si muore! Per cui, chi non accetta queste parole, non può più rifarsi al Vangelo in nessun'altra sua parte; perché se si arriva a cincischiare sul significato di questo esplicito comando-dono, che è abbagliante come il sole, di nessun'altra parola di Gesù possiamo dire di sapere con certezza che cosa intendesse.

Per il cristiano il problema semplicemente non esiste: la Confessione, come gli altri sei Sacramenti, è stata istituita da Gesù e non dalla Chiesa. Il Concilio di Trento parla chiaro: "Chi nega che la Confessione sacramentale sia stata istituita o sia necessaria alla salvezza per diritto divino, oppure afferma che il modo- di confessarsi segretamente solo al sacerdote, che la Chiesa cattolica ha sempre praticato fin dall'inizio e continua a praticare, non corrisponda alla istituzione e al mandato di Cristo e sia un'invenzione umana, sia scomunicato".

II potere che Gesù ha dato agli Apostoli non era riservato esclusivamente a loro, ma era destinato anche ai Vescovi, loro successori, chiamati a continuare nei secoli la sua opera di salvezza. Se così non fosse, Gesù avrebbe fatto una preferenza inspiegabile: perché dare ai suoi contemporanei la possibilità di ricevere il perdono dei peccati da un uomo e non dare la stessa possibilità alle generazioni successive?

A loro volta i Vescovi, in ciò fedeli al mandato di Gesù, rendono partecipi i sacerdoti di questo loro potere.

Parlando un giorno con un protestante del potere che il Signore ha dato agli Apostoli di assolvere i peccati, mi son sentito dire che questo non risulta dal Vangelo. Gli ho risposto: “Guardi che le parole di Gesù: A chi rimetterete i peccati saranno rimessi...” non si trovano solo sulle versioni cattoliche dei Vangeli, ma anche sulle vostre versioni protestanti. Come spiega lei queste parole?".

Il suo imbarazzo era palpabile: non ha saputo cosa rispondermi. 

Don Enzo Boninsegna


Nessun commento:

Posta un commento