LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
20Annunciatelo nella casa di Giacobbe, fatelo udire in Giuda e dite:
Ora il Signore chiede al profeta che venga annunciata al suo popolo quanto è grande la stoltezza e infinita la sua insipienza.
Annunciatelo nella casa di Giacobbe, fatelo udire in Giuda e dite. Non solo il profeta deve parlare al popolo del Signore, ma tutti: uomini, cielo, terra.
Tutto l’universo deve essere testimone della sordità, cecità, mutismo del suo popolo. Non vi è stoltezza e insipienza più grande di chi perde la fede.
21«Ascolta, popolo stolto e privo di senno, che ha occhi ma non vede, ha orecchi ma non ode.
Ora il popolo stolto e insipiente è invitato ad ascoltare. Per il Signore il suo popolo ha occhi ma non vede, ha orecchi ma non ode. Per questo è stolto.
Ascolta, popolo stolto e privo di senno, che ha occhi ma non vede, ha orecchi ma non ode. Occhi e orecchi servono per vedere e per udire.
Il Signore per questo ha dato l’intelligenza all’uomo: per cogliere la verità nella creazione, nella sua Parola, nella storia, nella coscienza.
Se un uomo non è capace di cogliere ogni più piccola scintilla di verità, allora è segno che è privo di saggezza, intelligenza, sapienza. È stolto.
Questo il Signore vuole che il suo popolo comprenda una volta per tutte. Ma è il peccato che rende ciechi, sordi, muti. Il peccato si toglierà solo in esilio.
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