lunedì 17 aprile 2023

TRATTATO DI DEMONOLOGIA

 


MAGDA N.N., TREVIRI, GERMANIA OCCIDENTALE 1941-1945


Documentazione

L’autenticità del racconto delle vicende di Magda, la protagonista del fatto, è per noi basata tutta  sulla testimonianza del padre Adof Rodewyk, gesuita di Colonia, noto per altri apprezzati scritti di  demonologia. Come cappellano di ospedale militare durante la guerra 1940-45, e direttore  spirituale, ebbe in cura Magda e potè sapere da lei e da altri molte notizie e costatare di persona i  fenomeni che descrive ampiamente nella sua opera: Demonische Besessenheit, Tatsachen und  Deutungen, «Possessione diabolica, fatti e spiegazioni», uscita in IV edizione nel 1988 presso  l’editore Pattloch di Aschaffenburg, Germania, pp. 268.

Magda, pseudonimo in rapporto con Maria Maddalena da cui Gesù aveva cacciato sette demoni (Lc  8,2), era già sotto l’influsso del demonio dall’infanzia, come diremo. L’incontro coi padre Rodewyk avvenne nel 1941, durante la seconda guerra mondiale, quando Magda aveva 30 anni, nell’ospedale  militare di Treviri, Germania, dove la donna era infermiera e il padre gesuita cappellano.

Il Rodewyk, dopo aver raccolto molte informazioni sul luogo, le trascrisse in un diario personale  che alla fine contava 1200 pagine di stenografia. Non contento del materiale raccolto, potè poi in  seguito venire in possesso anche del diario del medico che aveva avuto in cura l’ossessa, e di altre  informazioni di altri dottori, degli infermieri e delle infermiere di altre cliniche dove la paziente era  stata, e il tutto formò un secondo blocco di 700 pagine dattilo- scritte.

E stato in base a questa ampia documentazione, tutta di prima mano, che il padre Rodewyk ha steso  la sua relazione fatta poi di pubblica ragione nel volume sopra citato.

Anche in questo caso di possessione diabolica la straordinarietà  non manca. Essa potrebbe a prima  vista sconcertare il lettore, ma le prove addotte sono così numerose, dettagliate e credibili che, sotto  l’aspetto storico e umano, (non teologico, del quale per ora non vogliamo parlare), sarà difficile  mettere in dubbio o negare la veridicità di tutta la vicenda. L’autore d’altra parte non è nuovo in  questo genere di studi, ai quali attese per una ventina d’anni, come afferma lui stesso.

Come stimato demonologo, il padre Rodewyk è di per se una garanzia in più che assicura il lettore.


1. Primo incontro con Magda

Il primo incontro del padre Rodewyk con Magda avvenne nell’ospedale militare di Treviri nel 1941  durante la seconda guerra mondiale.

Era appena cominciata l’offensiva tedesca sul fronte orientale e cinquanta crocerossine da Treviri erano state mandate al fronte.

Solo poche restarono, tra le quali Magda, che aveva in cura un ferito grave e non poteva lasciarlo.  Essa aveva circa 30 anni, era sposata con un vedovo che si trovava al fronte; per questo era stata  esonerata dal servizio militare.

Era molto stimata come infermiera, servizievole, di buon umore, amata dai pazienti, puntuale e  attiva.

Parlando col padre aveva raccontato alcuni particolari della sua vita, o meglio della sua doppia vita,  che in un primo tempo impressionò profondamente, poi interessò grandemente il padre. Le  informazioni servirono a spiegare certi aspetti strani che ben presto aveva notato in lei. Spesso, e  tutto di colpo, cambiava atteggiamento, diventava arrogante e sboccata. Parlando di cose sacre lo  faceva con accentuato disprezzo. Poi, come se nulla fosse stato, si ricomponeva, diventava normale, riprendeva il linguaggio e il comportamento di prima e sembrava che non sapesse o non ricordasse  nulla di quanto aveva detto e fatto fino allora. Da principio il padre attribuì tutto a isteria, o a  stanchezza, o a una qualunque debolezza psichica, ma poi, ripetendosi i fenomeni, gli venne il  sospetto che si trattasse di fenomeni preternaturali e diabolici.

Per assicurarsi ricorse dapprima al «piccolo esorcismo». La reazione della donna fu subito violenta  e inequivocabile. Parecchi sintomi dimostravano l’autenticità della diagnosi, l’avversione all’acqua  benedetta e a altri oggetti sacri, il parlare in lingue sconosciute, il latino e il francese e poi anche il  greco e l’ebraico (Magda aveva frequentato solo le scuole elementari), la perdita della memoria di  ciò che avveniva durante la crisi.

Il padre chiese al vescovo di Treviri, Monsignor Franz Rudolf Bernwasser, il permesso di fare  l’esorcismo in piena regola. Il vescovo volle accertarsi:

— Non si tratta per caso di semplice isteria?

Le prove addotte dal padre lo convinsero della serietà del caso e il 10 dicembre 1941 accordava il  permesso di procedere con gli esorcismi secondo le norme stabilite dal rituale romano.

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Paolo Calliari

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