domenica 17 settembre 2023

DOV'È DIO? Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo; Egli è l'Immenso.

 


SPIEGAZIONE TEOLOGICA DEL CATECHISMO DI S. S. PIO X 


I. Dio è immenso. - Immenso significa «non misurabile e non misurato». Misurare vuol dire conoscere e determinare le dimensioni o la quantità di qualcosa. Tutte le cose create sono misurabili, perché finite. Le cose materiali si misurano per la loro estensione in lunghezza, larghezza e profondità; le cose immateriali finite si misurano col tempo. Lo spirito finito appunto perché finito, è limitato e si può trovare contemporaneamente in un solo posto; quando l'angelo agisce in un luogo non può trovarsi e agire in un altro nello stesso tempo, appunto perché è finito nella sua essenza e nella sua esistenza.  

 Dio invece è immenso e la sua presenza non si può limitare a un luogo solo, perché è spirito, e come tale non può essere misurato come gli esseri materiali, col determinarne la grandezza; Dio è infinito ed eterno; per questo, non può sottostare a limiti di spazio e di tempo.  

 La divina rivelazione ci attesta in maniera chiarissima l'immensità di Dio: Immenso il Padre, immenso il Figlio, immenso lo Spirito Santo; tuttavia non sono tre immensi, ma un solo essere immenso (Simb.Atan. Dz.39): È grande e non ha limiti, altissimo e immenso (Br 3, 25). È più alto dei cieli ... più profondo dell'inferno ..., la sua misura è più lunga della terra e più larga del mare (Gb.2, 8-9).  

 II. Dio, è in cielo, in terra e in ogni luogo. - Se Dio ò immenso, non può esservi nessun luogo in cui Egli non è presente. Il cielo e la terra sono pieni di Lui, ma non lo circoscrivono, perché Dio sorpassa, con il suo essere infinito, tutti gli esseri finiti. Dio è in tutti i luoghi e in tutte le cose con la sua potenza perché tutte le cose crea e conserva, e nulla esiste senza di Lui; con la sua presenza, perché tutto abbraccia la sua scienza, e tutte le cose sono davanti a Lui e in Lui; con la sua essenza, perché è indivisibile dalla sua potenza. Dio è dunque in tutte le cose e in tutti i luoghi con tutto il suo essere.  

Come bene comprendeva il Salmista questa verità! Dove andrò per sfuggire al tuo spirito e dove fuggire dalla tua presenza? Se salirò in cielo, tu ci sei; se discenderò nell'inferno, sei presente; se al mattino presto prenderò le ali e andrò ad abitare agli estremi confini del mare, anche là mi condurrà la tua mano, e mi terrà la tua destra (Sal.138, 7-11). Credi forse che io sia solo Dio da vicino - dice il Signore - e non Dio da lontano? ... Forse che io non riempio il cielo e la terra? - dice il Signore (Gn.23, 23-24).  

«Sappiamo che Dio è presente ovunque, sente e vede tutto, e penetra con la pienezza della sua maestà anche nelle cose nascoste e occulte «(S. CIPR., De orat. 4). «Riempie tutto e non è mai confuso, penetra tutto e non è mai penetrato, è presente tutto ovunque e nello stesso tempo è sia in cielo, sia in terra, sia nel più lontano mare» (SANT'AMBROGIO, De fide, I, 16, 106).  

Dio è presente in tutte le cose, ma in modo speciale, più intimo e più reale è presente con la sua potenza, con la grazia e l'amore nelle anime dei giusti: Chi mi ama osserverà  la mia parola e il Padre mio lo amerà e verremo a lui e presso di lui staremo (Gv.14, 23).  

 In modo specialissimo e del tutto misterioso la divinità del Verbo è presente nella umanità sacratissima di Gesù Cristo, nel quale abita corporalmente ogni pienezza della divinità (Col 2, 9).  


 Riflessione. - Se pensassimo più spesso alla immensità di Pio e vivessimo alla sua presenza, la nostra santificazione, mediante il compimento perfetto della divina volontà, non sarebbe affatto impossibile, e nemmeno difficile.

  

 ESEMPI. - 1. Giuseppe l'Ebreo. - Giuseppe, figlio di Giacobbe, venduto schiavo dai fratelli e condotto in Egitto, viveva in casa di Putifar, ufficiale del Faraone. La moglie del padrone tese insidie alla onestà del giovane, che le rispose: Come posso fare male e peccare davanti, al mio Dio? Tentato altre volte, fuggì da lei e si lasciò accusare dalla perfida donna presso il padrone e condannare alla prigione piuttosto che offendere la presenza di Dio, al quale ogni peccato, per quanto occulto agli uomini, è sempre manifesto, perché Egli è in ogni luogo e tutto vede (Gn.39).  

2. Susanna. - L'onestissima Susanna fu sorpresa da sola nel suo giardino da due vecchi pieni di passioni, che tentarono di indurla al peccato e minacciarono di accusarla come adultera e farla condannare a morte, se non avesse acconsentito ai loro innominabili desideri. Susanna disse piangendo: Da ogni parte mi trovo oppressa: se faccio questo Per me è morte, se non lo faccio non potrò scampare dalle vostre mani. Ma per me è meglio cadere nelle vostre mani, senza aver fatto il male, che peccare nel cospetto del Signore. Falsamente accusata dai due miserabili, Susanna già stava per essere condotta a morte, quando, ispirato da Dio, intervenne Daniele, il profeta del Signore, e la salvò smascherando il laido intrigo dei due vecchi ributtanti (Dn.13).  

 3. Alessandro Manzoni raccontava ... - Manzoni da vecchio si compiaceva assai nel raccontare il seguente episodio: Ancora fanciullo si trovò solo per alcuni momenti nel convento dei Cappuccini di Pescarenico, non poté trattenersi dall'andare a dare uno sguardo alla stanza della frutta. Vi erano mele bellissime ... La tentazione era troppo forte per resistere: allungò subito la mano., ma in quel mentre gli occhi suoi si incontrarono nella scritta: «Dio mi vede». «Quella scritta mi mise addosso tanto improvviso sgomento, che fuggii a gambe levate e fui per quella esperienza liberato per sempre dalla tentazione di allungare le mani».

Sac. C. T. DRAGONE, P. S. S. P.

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