domenica 17 settembre 2023

Vorrei vedere stabilirsi una grande confidenza tra l’uomo e il Padre suo dei Cieli

 


Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia E. Ravasio - Primo quaderno (11) Luglio 1932


Ed ecco il progetto che sto per dirvi: vorrei vedere stabilirsi una grande confidenza tra l’uomo e il Padre suo dei Cieli, un vero spirito di familiarità e di delicatezza nello stesso tempo, per non abusare della mia grande bontà. Conosco i vostri bisogni, i vostri desideri e tutto ciò che è in voi. Ma quanto sarei felice e riconoscente, se vi vedessi venire a me a farmi la confidenza dei vostri bisogni, come un figlio totalmente fiducioso fa con suo padre. Come potrei rifiutarvi qualunque cosa di minima o di grande importanza, se me la chiedeste? Anche se non mi vedete, non sentite che Io sono vicinissimo a voi negli avvenimenti che accadono in voi e attorno a voi?! Come sarà meritorio per voi, un giorno, aver creduto in me senza avermi visto! Anche ora che sono qui in Persona in mezzo a voi tutti, che vi parlo, ripetendovi incessantemente sotto tutte le forme, che vi amo e che voglio essere conosciuto, amato ed onorato mediante un culto speciale, voi non mi vedete, eccetto una sola persona, colei alla quale detto questo messaggio! Una sola in tutta l’umanità! Tuttavia ecco che vi parlo e in colei che Io vedo e alla quale parlo, Io vi vedo tutti e parlo a tutti e a ciascuno, e vi amo come se voi mi vedeste! Desidero, dunque, che gli uomini possano conoscermi e sentire che sono vicino a ciascuno di loro. Ricordatevi, quindi, che vorrei essere la speranza dell’umanità. Non lo sono già? Se Io non fossi la speranza dell’uomo, l’uomo sarebbe perduto. Ma è necessario che Io sia conosciuto come tale, perché la pace, la confidenza e l’amore entrino nel cuore degli uomini e giungano a metterli in relazione col Padre loro del cielo e della terra.

Non crediate che Io sia quel terribile vecchio che gli uomini rappresentano nelle loro immagini e nei loro libri! No, no, Io non sono né più giovane, né più vecchio di mio Figlio e del mio Santo Spirito. Perciò vorrei che tutti, dal bambino all’anziano, mi chiamassero col nome familiare di Padre e di amico poiché sono sempre con voi, e di fratello, poiché mi faccio simile a voi, per farvi simili a me. Quanto sarebbe grande la mia gioia nel vedere i genitori insegnare ai loro bambini a chiamarmi spesso col nome di Padre come realmente sono! Quanto desidererei veder infondere in queste giovani anime una fiducia e un amore tutto filiale verso di me! Io ho fatto tutto per voi, non farete questo per me?

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