Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE
(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua)
Gesù a Kedesh e Jezreel
Dopo qualche giorno, Gesù proseguì per due miglia fino alla città levita di Kedesh o Kision. Lo seguivano circa sette indemoniati che, a voce più alta di quelli di Sepphoris, annunciavano la sua missione e la sua storia. Dalla città gli andarono incontro sacerdoti, anziani e giovani in lunghe vesti bianche. Alcuni discepoli lo avevano preceduto annunciando il suo arrivo. Gesù non guarì e non liberò gli indemoniati e i sacerdoti li chiusero in una stanza perché non disturbassero. Guarì e liberò questi infelici solo dopo il suo battesimo. Lo accolsero molto bene e lo servirono; ma quando volle insegnare, gli chiesero quale missione portasse e con quale autorità, dato che era conosciuto solo come figlio di Maria e Giuseppe. Egli rispose dicendo, in termini generali, chi lo aveva mandato, chi era colui che aveva mandato, e che nel battesimo avrebbero conosciuto meglio chi lo aveva mandato. Insegnò a lungo, a proposito del battesimo di Giovanni, su una collina in mezzo alla città, dove c'era, come a Tebez, un luogo preparato coperto da un tetto di giunchi e rami. Da qui Gesù proseguì verso il luogo detto dei pastori, dove poi, dopo la seconda Pasqua, guarì un lebbroso e insegnò in vari luoghi dei dintorni. Il sabato giunse con i suoi compagni a Jezrael, un villaggio con piccole case sparse tra giardini, edifici fatiscenti e torri diroccate. Una strada principale, chiamata Via del Re, lo attraversa. Alcuni compagni lo avevano preceduto, e Gesù andò con solo tre dei suoi discepoli.
In questo luogo vivevano alcuni Giudei, rigorosi osservanti della Legge: non erano Esseni ma Nazareni. Facevano voti per un certo periodo di tempo e vivevano in una certa continenza. Avevano una scuola con diverse stanze. I ragazzi vivevano in comunità in uno di questi edifici e le ragazze in un altro. Le persone sposate facevano voto di continenza per un certo periodo di tempo, durante il quale gli uomini risiedevano nelle case dei ragazzi e le donne in quelle delle ragazze. Tutti vestivano di bianco o di grigio. Il capo indossava una lunga tunica grigia, il cui orlo era decorato con frutta e nappe bianche, e portava una larga cintura grigia con scritte bianche. Su un braccio portava una fascia di materiale piuttosto grossolano, grigio e bianco, simile a un tovagliolo ripiegato. Da essa pendeva un'estremità frangiata. Al collo portava anche un corto mantello, come quello del capo esseno Arcos, di colore grigio, che invece di essere aperto sul davanti era aperto sul retro. Sul petto aveva uno scudo lucido chiuso sul retro da piccole corde. Sulle spalle portava pezzi di stoffa. Tutti portavano un turbante di un colore scuro e brillante: sulla fronte c'erano delle lettere e sulla corona della testa tre bande erano unite a formare un bottone simile a una mela. I bordi del turbante erano bianchi e grigi. Gli uomini portavano barbe lunghe e capelli non tagliati. Mi ricordavano gli apostoli, tra i quali mi sembrava di trovare una somiglianza; ma mi ricordavano soprattutto Paolo, che aveva capelli e vestiti come questi quando perseguitava i cristiani. Più tardi vidi Paolo in mezzo a loro, perché era un nazarita. Si lasciavano crescere i capelli fino al compimento del voto, poi li tagliavano e li offrivano bruciandoli nel fuoco. Offrivano anche colombe. Si poteva entrare facendo parte del voto di un altro. Gesù celebrava il sabato in mezzo a loro. Jezreel è separata da Nazaret da una montagna. Nelle vicinanze c'è un pozzo, dove un tempo si trovavano Saul e il suo esercito.
Gesù insegnò il sabato sul battesimo di Giovanni. Disse loro, tra l'altro, che la pietà era una cosa molto buona, ma che l'esagerazione offriva qualche pericolo; che le vie della salvezza erano diverse; che l'alienazione dagli altri può degenerare in sette; che è facile guardare con orgoglio e autocompiacimento gli altri fratelli e non i poveri, che, invece, dovrebbero essere aiutati e portati dai più forti. Questo insegnamento era molto opportuno in questo caso, perché nei dintorni vivevano persone mescolate ai gentili, senza guida e senza consiglieri, perché i nazareni si erano allontanati da loro. Gesù visitò questi poveri nei dintorni e li esortò a venire al battesimo di Giovanni. Il giorno dopo si trovava a un pranzo dei nazareni. Parlarono della circoncisione in relazione al battesimo. Qui ho sentito Gesù parlare per la prima volta della circoncisione. È impossibile per me riprodurre le sue parole. Disse, più o meno, che il precetto della circoncisione aveva un fondamento che sarebbe cessato molto presto; cioè, quando il popolo non sarebbe stato più così carnalmente unito al seme di Abramo, ma sarebbe rinato con il battesimo dello Spirito Santo a una vita spirituale. Tra questi nasyriani molti divennero cristiani; ma in generale erano così legati al giudaismo che molti cercarono di mescolare il cristianesimo con il giudaismo, cadendo così nell'eresia e nell'errore.
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