LIBRO DELLA SAPIENZA
12Le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, maledetta la loro progenie.
Non solo la vita eterna è compromessa per l’empio. Anche la vita presente è un fallimento totale. Tutto ciò che lui opera è un fallimento.
Infatti le mogli degli empi sono insensate, i loro figli cattivi, la loro progenie è maledetta. Non perché figli e non perché mogli si è insenate o maledetti.
Si è così perché si vive nel mondo dell’empietà da empi. Si vive da idolatri, immorali, malvagi, senza cuore, senza misericordia.
La moglie di un empio, di un disonesto, di un ladro, di un brigante che sfoggia gioielli e vita lussuosa, non dovrebbe chiedersi l’origine del suo lusso?
È questa l’insensatezza. Usa il frutto del peccato, condivide il peccato di suo marito. Anzi con le sue richieste lo legittima. È questa l’insensatezza.
La profezia di Amos chiama queste mogli: “Le vacche di Samaria”.
Ascoltate questa parola, o vacche di Basan, che siete sul monte di Samaria, che opprimete i deboli, schiacciate i poveri e dite ai vostri mariti: «Porta qua, beviamo!». Il Signore Dio ha giurato per la sua santità: «Ecco, verranno per voi giorni in cui sarete portate via con uncini e le rimanenti di voi con arpioni da pesca. Uscirete per le brecce, una dopo l’altra, e sarete cacciate oltre l’Ermon». Oracolo del Signore.
«Andate pure a Betel e peccate, a Gàlgala e peccate ancora di più! Offrite ogni mattina i vostri sacrifici e ogni tre giorni le vostre decime. Offrite anche sacrifici di lode con pane lievitato e proclamate ad alta voce le offerte spontanee, perché così vi piace fare, o figli d’Israele». Oracolo del Signore Dio.
«Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti in tutte le vostre città, e con mancanza di pane in tutti i vostri villaggi; ma non siete ritornati a me». Oracolo del Signore.
«Vi ho pure rifiutato la pioggia tre mesi prima della mietitura, facevo piovere sopra una città e non sopra l’altra; un campo era bagnato di pioggia, mentre l’altro, su cui non pioveva, seccava. Due, tre città andavano barcollanti verso un’altra città per bervi acqua, senza potersi dissetare; ma non siete ritornati a me». Oracolo del Signore.
«Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio, vi ho inaridito i giardini e le vigne; i fichi e gli olivi li ha divorati la cavalletta; ma non siete ritornati a me». Oracolo del Signore.
«Ho mandato contro di voi la peste, come un tempo contro l’Egitto, ho ucciso di spada i vostri giovani, mentre i vostri cavalli diventavano preda; ho fatto salire il fetore dai vostri campi fino alle vostre narici; ma non siete ritornati a me». Oracolo del Signore.
«Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra, eravate come un tizzone strappato da un incendio; ma non siete ritornati a me». Oracolo del Signore.
Perciò ti tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te: prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele! Ecco colui che forma i monti e crea i venti, che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero, che muta l’aurora in tenebre e cammina sulle alture della terra, Signore, Dio degli eserciti è il suo nome (Am 4,1-13).
I figli sono cattivi e la loro progenie maledetta perché gli uni e l’altra sono immersi nell’empietà, nella malvagità, nella cattiveria del cuore e della mente.
In un mondo di idolatria non si può generare che idolatria. La fede nasce dalla fede. La verità dalla verità. La falsità dalla falsità.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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