mercoledì 19 febbraio 2020

Il tuo Amico, l'Angelo



Tu cosa diresti al tuo angelo? 
Una parabola 

C ’era una volta un uomo molto ricco, che possedeva un grandissimo territorio, ma viveva solo e triste, senza amici. Le sue  terre erano  incolte,   perché  voleva   che  nessuno  si intromettesse nella sua vita e nei suoi affari. Ma un giorno si ammalò  e  pensò  che  sarebbe  morto  se  nessuno  l’avesse aiutato. Allora chiamò disperatamente un medico, che venne a visitarlo  fino  a  che  guarì.  Divennero  amici  e  rimase  così riconoscente che lo invitò a vivere a casa sua e a condividere i suoi beni. Il medico accettò e venne a vivere presso di lui con tutta la sua famiglia. Quella grande casa incominciò a rivivere: c’era gente, c’era vita, c’era gridi e sorrisi di bimbi e l’uomo ricco divenne affettuoso e allegro giocando con i bambini. 
La  sua  vita  cambiò  totalmente  e  nominò  il  suo  amico amministratore  di  tutti  i  suoi  beni.  Incominciò  a  cercare lavoratori per le sue terre e costruì una nuova città, con scuola e ospedale, e i suoi affari prosperarono a tal punto che aveva denaro per opere di beneficenza per tutto il paese. Così giunse ad essere conosciuto ed amato da tutti, senza eccezioni. Alla sua morte, tutti lo considerarono come un vero santo di Dio. Questa è la parabola. Ed ora pensa che tu puoi essere questo uomo che possiede tante ricchezze ricevute da Dio... Che cosa fai con esse? Tu che puoi soccombere nella lotta contro il male e il maligno, perché non chiedi aiuto al tuo amico, l’angelo? Egli ti aiuterà ad amministrare i tuoi beni spirituali e materiali. Sarà  un  buon  consigliere.  Sarà  il  tuo  difensore,  meglio  di qualsiasi guardia di quelle che proteggono le persone ricche e famose del mondo. Lasciati aiutare. Non prescindere dal suo aiuto. Non rifiutare l’aiuto che Dio ti offre attraverso di lui: ti sentirai  meglio  e  sarai  più  felice.  Invocalo  in  tutte  le  tue difficoltà. Vediamo l’esempio di suor Maddalena, zia di san Francesco Saverio, monaca clarissa, morta in odore di santità nel XVI secolo. Durante il noviziato ebbe molte tentazioni e decise  di  lasciare  il  convento.  La  vigilia  del  giorno  in  cui pensava  di  uscire  fece  un  sogno.  Vide  Gesù  circondato  da molte vergini, in cima ad un monte alto alto. Lui la invitava a salire e lei s’incamminò per una scarpata di montagna, ma per quanto avesse tentato varie volte, non riusciva a raggiungere la vetta. Scoraggiata, stava per desistere dall’intento, quando vide al suo fianco l’angelo custode che la incoraggiò e la invitò ad aggrapparsi al suo braccio. Con il suo aiuto riprese la salita e questa volta riuscì a scalare la montagna. Mentre stava per gettarsi fra le braccia di Gesù che l’aspettava a braccia aperte, si  svegliò.  Maddalena  capì  che  le  difficoltà  di  scalare  la montagna di Gesù erano il simbolo delle difficoltà della vita religiosa, ma che con l’aiuto dell’angelo poteva superarle. Da quel giorno portò grande devozione al suo angelo e visse molti anni ringraziando il Signore per quel sogno che le fece scoprire la presenza e l’amore del suo amico, l’angelo. 

Padre Angel Peña

Nessun commento:

Posta un commento