Il Mistero dell’Iniquità
E) Il progetto del Nuovo Ordine Mondiale per l’unificazione dei paesi Comunisti e Capitalisti
Sia la Federal Reserve che l’Unione Sovietica furono create su ordine dei finanzieri delle grandi banche internazionali. Costoro hanno manipolato e controllato entrambi questi enti sin dall’inizio del XX secolo, allo scopo di creare il Nuovo Ordine Mondiale. Nel 1919, i servizi segreti degli Stati Uniti fornirono al governo Francese un memorandum, nel quale venivano svelati i nomi dei principali finanzieri internazionali intervenuti direttamente nella preparazione della rivoluzione comunista in Russia: Jacob Schiff, Felix Warburg, Otto Kahn, Mortimer Schiff, Hieronymus Hanauer, Guggenheim e Max Breitung. Questa lista, tra l’altro, era approssimata per difetto. Grazie alla ricerca approfondita del professor Anthony Sutton (e a quella di molti altri studiosi) è stato ormai provato che furono i grandi banchieri di Wall Street ad aver finanziato la Rivoluzione Sovietica.126
I Bolscevichi vennero infatti finanziati da un consorzio di banchieri di Wall Street, Londra e Francoforte: J.P. Morgan, Kuhn-Loeb, i Rockefeller, i Warburg, Lord Alfred Milner (di Aschberg) e altri. Sin dall’inizio, questi banchieri manipolarono lo stato Bolscevico per i propri scopi. Molti dei rappresentanti di questi banchieri furono anche tra i fondatori della Federal Reserve: Frank Vanderlipp, Presidente della First National Bank of New York di Kuhn-Loeb, Paul Warburg della Kuhn-Loeb & Co., Benjamin Strong, Presidente della Banker’s Trust Co. di Morgan (e altri). Grazie alla creazione della Federal Reserve, gli architetti della Rivoluzione Sovietica ottennero il controllo monopolista dell’economia Americana.
Esercitando il proprio controllo economico sull’Unione Sovietica e sugli Stati Uniti, non è difficile comprendere come i banchieri internazionali intendessero fondere i due stati in un’unica entità. Si tratta di un passo ulteriore verso la creazione di un unico governo mondiale. La politica della distensione, o detente, venne ideata proprio a questo scopo dall’uomo di punta dei Rockefeller, Henry Kissinger. Le banche e le società controllate dai Rockefeller, che avevano il monopolio del commercio con il Blocco Sovietico, fecero immensi profitti grazie ad essa.
Questi profitti, tuttavia, non servivano gli interessi nazionali americani. I soldi che i sovietici spendevano per ‘pagare’ le merci ed i servizi americani, non provenivano dall’economia sovietica, bensì dalle tasche dei contribuenti americani, sotto forma di crediti e prestiti a basso interesse. Nel mensile Washington Monthly del giugno 1988, apparve un articolo di James M. Whitmore, intitolato: “Moscow: The Real Secret Weapon” [“Mosca: la vera arma segreta”]. Sulla copertina della rivista veniva raffigurato Leonid Breznev con in mano una carta di credito American Express, ad imitazione dell’attore americano Karl Malden (che all’epoca era il volto pubblicitario di quell’azienda di carte di credito). Breznev diceva: “Non uscite di casa senza!” e la data di scadenza era “Mai”. Ecco cosa riportava quell’articolo:
Quest’arma potrebbe rivelarsi devastante per l’Occidente, senza che venga sparato neanche un colpo; incredibile a dirsi, non solo la stiamo costruendo per i Russi… ma la stiamo addirittura pagando noi! Di che arma parliamo? Del debito. … I banchieri occidentali, sin dalla metà degli anni ’70, hanno permesso al blocco Sovietico di accumulare tra i 60 e gli 80 miliardi di dollari di debiti... la grandezza di un simile debito è tale che il default dell’Unione Sovietica potrebbe causare un panico finanziario capace di far crollare il sistema finanziario capitalista.
La ricchezza degli Stati Uniti stava venendo spostata dall’economia nazionale fino alle mani dei sovietici, ad ovvio detrimento dei primi e a vantaggio del regime comunista. I soldi dei contribuenti americani venivano usati per sviluppare l’economia sovietica, mentre al tempo stesso si concentrava la ricchezza americana nelle mani degli interessi economici dell’impero dei Rockefeller. (Il culmine di questo meccanismo si è avuto nell’ottobre 2008 con la legge per il salvataggio delle banche, che ha autorizzato il trasferimento di quantità immense e quasi illimitate di denaro – provenienti dalle tasche degli Americani – alle banche più importanti d’America, sotto minaccia di legge marziale da parte del Segretario del Tesoro, Henry Paulson, e del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke. Il Deputato della Camera dei Rappresentanti, Brad Sherman, ha rivelato che la minaccia di instaurare la legge marziale è stata lanciata durante un discorso alla Camera dei Rappresentanti, quando sembrava che quella legge stesse per essere bocciata. L’autore di quella minaccia era stato proprio Ben Bernanke.)
Le banche e le multinazionali controllate da Rockefeller avevano tutto l’interesse a conservare lo status quo comunista nell’Unione Sovietica, fino a che la perestrojka non fosse stata pronta per essere implementata, come programmato. Immense quantità di denaro vennero continuamente estirpate dalle esangui tasche dei contribuenti americani e consegnate ai sovietici, proprio perché i banchieri internazionali avevano tutto da guadagnare nel mantenere i comunisti al comando, fino alla loro finta caduta, programmata in anticipo da decenni.
Ecco quindi i motivi che hanno spinto l’amministrazione Bush ad affermare più volte che la politica estera degli Stati Uniti di quel periodo era indirizzata a promuovere e contribuire alla glasnost e alla perestrojka di Gorbaciov. L’amministrazione Bush aveva ribadito infatti il proprio impegno nell’aiutare Gorbaciov a rimanere saldamente al comando, per continuare le riforme da lui introdotte in Unione Sovietica. Per questo motivo il regime bolscevico ricevette ancora prestiti e aiuti da parte degli Stati Uniti, fino al giorno del suo crollo programmato. Rockefeller ed il CFR, che avevano appoggiato Bush alla presidenza, avevano tutti i loro interessi, imperialisti e globalisti, nel sostenere il regime di Gorbaciov fino alla messinscena della sua caduta.
Prima che i regimi Comunisti dell’Europa orientale “cadessero,” come programmato da anni, Charles Levinson scrisse queste parole nel suo libro Vodka-Cola: “Le multinazionali occidentali, pertanto, useranno la loro influenza, già predominante, sulle forze politiche ed economiche dei vari paesi, a sostegno della perpetuazione di quei regimi Orientali con i quali hanno una stretta e sempre più ampia comunione di interessi finanziari ed economici.”127 Nel 1991 scrissi: “I cambiamenti nell’Europa dell’Est hanno lasciato ai comunisti il controllo sulle forze militari e di polizia, e quindi sulla sicurezza dello Stato. Gli unici cambiamenti sono solamente temporanei e di natura politico-economica.”128 Lo stesso Gorbaciov, nel discorso al Politburo del 1987 di cui abbiamo già parlato, dichiarò che i cambiamenti che sarebbero avvenuti di lì a poco nell’Unione Sovietica sarebbero stati solo ‘cosmetici’, ideati per “indurre gli americani ad una falsa sicurezza.” Ancor prima della caduta dell’Unione Sovietica, scrissi che: “la riconquista comunista è stata già programmata, e avverrà quando il Nuovo Ordine Mondiale sarà entrato nel suo nuovo stadio. Per ora, tuttavia, i comunisti e le multinazionali preferiscono che le nazioni più produttive dell’occidente continuino a sovvenzionare i paesi dell’Est, perché l’economia comunista dell’Unione Sovietica non può sostenere le economie delle sue colonie del Patto di Varsavia e mantenere allo stesso tempo il suo livello di spesa militare.”129
Padre Paul Kramer
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