Cristo chiama tutti alla perfezione
Conoscendo così bene la debolezza della carne, il potere del diavolo e la grande e negativa influenza del mondo, Cristo oserà chiamare tutti i cristiani alla perfezione, anche quelli che vivono nel mondo e non lo "lasciano", come fanno i religiosi?
Cristo chiama tutti i cristiani alla perfezione, cioè alla santità. Senza dubbio, qualunque sia il loro stato nella vita. Estendendo l'antico comando: "Siate santi, perché io sono santo" (Lev 11,44; 19,3; 20,7; +1Pe 1,15-16; Ef 4,13; 1Tess 4,3; Ap 22,11), Cristo dice a tutti: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" (Mt 5,48). E la parola di Cristo è efficace: rende possibile ciò che lui comanda. Ciò che il Salvatore con la sua parola è una proclamazione di ciò che vuole ed è in grado di lavorare negli uomini per mezzo della sua grazia. Se dice "siate perfetti", è perché può rendere perfetti tutti coloro che si aprono alla sua grazia.
Aristotele diceva, e con lui San Tommaso (STh II-II, 184,3) che "tutto e perfettamente perfetto sono uguali". La perfezione è una creatura fatta intera, una creatura le cui possibilità sono pienamente realizzate. Bene, allora possiamo tutti noi essere sicuri di questa volontà di Cristo di santificare completamente il tutto, di santificare interamente i Cristiani, considerando come nel suo Vangelo presenta nelle forme della morte due aspetti fondamentali della conversione cristiana, quello all'uomo vecchio e la nascita dell'uomo nuovo.
-Abnegazione (croce, morire). Le più alte esortazioni ascetiche di Cristo vanno all'asceta, rivolto molte volte a tutti, non a un gruppo selezionato.
Cristo Ha detto: "Chi vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua". Perché chi vuole salvare la propria vita la perderà, e chi perderà la propria vita per causa mia la salverà" (Lc 9,23-24; +Matt 16,24-25; Mc 8,34Tutto il totale 35). Siamo quindi chiamati all'abnegazione. "Chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi beni non può essere mio discepolo" (Lc 14,33; +12,33).
-Carità (resurrezione, rinascita). La formulazione stessa della legge suprema di Cristo: "ama il Signore con il tuo cuore" (Dt 6,5; Lc 10,27) e il tuo prossimo nella sua interezza come ci ama, sta indicando una richiesta, cioè una perfezione tendenza.
Infatti, tutti i cristiani sono effettivamente chiamati da Cristo a questa totalità di amore perfetto, che è l'immagine dell'amore divino.
PADRE JOSE MARIA IRABURU
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