Padre Pasquale Cataneo sulla corriera: la vita è come arrampicarsi sui vetri
Aveva deciso di confessarsi da Padre Pio e, sulla corriera da Foggia a San Giovanni Rotondo, si concentrò sull’esame di coscienza per preparare la sua confessione. Quando la corriera stava per entrare in paese egli concluse l’esercizio di introspezione alquanto perplesso:
“Questa vita spirituale a volte sembra come arrampicarsi sui vetri!” Con queste parole concluse il suo esame di coscienza, e poi se ne dimenticò del tutto. Quando giunse in chiesa, si mise infila ed aspettò il suo turno per confessarsi. Arrivato il suo turno andò dietro la tendina, e si inginocchiò per la confessione. Padre Pasquale egli stesso descrive il seguito: “Durante la confessione parlai delle cose che mi stavano a cuore e lui mi diede le risposte che attendevo; quindi mi diede l’assoluzione. Dopo l’assoluzione, guardandomi sottecchi con un pizzico di bonomia mi disse: ‘Questa vita spirituale a volte sembra come arrampicarsi sui vetri?!’ Misericordia! Egli aveva letto il mio pensiero prima che arrivassi a San Giovanni Rotondo, e adesso me l’aveva ripetuto tale e quale, mentre io non me ne ricordavo più! Ero stupefatto ma allo stesso tempo ricevetti un grande incoraggiamento. Ripetendo quello che io avevo pensato Padre Pio mi stava certamente dicendo: ‘Tu credi di avere delle difficoltà? Che dovrei dire io riguardo alle mie? Coraggio!’” 29
Giuseppe Caccioppoli
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