giovedì 17 novembre 2022

DELLE CAUSE DEI MALI PRESENTI E DEL TIMORE DE' MALI FUTURI E SUOI RIMEDI AVVISO AL POPOLO CRISTIANO

 


Che direm poi del rispetto dovuto dai figli ai lor genitori, dai sudditi ai lor principi, e da tutti i cristiani ai ministri di Dio? Sta scritto nel deuteronomio: Onora il padre tuo e la madre, come ti ordinò il Signore Dio tuo, affinchè tu viva lungamente, e sii felice sopra la terra, di cui il Signore Dio tuo ti darà il dominio (1); dove sotto il nome di padre si comprende qualunque legittimo nostro superiore. Ora egli è un lamento comune di tutti i padri l'inobbedienza, il disamore, e il disprezzo de loro figliuoli, i quali prevenendo al di d' oggi colla malizia l'età, odiano la verga che gli regola e gli corregge. In conseguenza che può ella aspettarsi la gioventù " nostri tempi, se non la maledizione, che tante volte si chiama sul capo da suoi genitori, e da Dio? Maledetto chi non onora il padre suo (2). Maledetto da Dio chi muove ad ira la madre (3). La maledizione della madre sradica i fondamenti (4). A colui che schernisce il proprio padre, e disprezza i dolori della madre nel partorirlo, gli cavin l'occhio i corvi, che stan lungo i torrenti, e sel divorino i figliuoli dell'aquila (5). L'eredità dei figliuoli dei peccatori, va in perdizione, e l'obbrobrio accompagnerà di continuo i loro posteri (1). In somma aspettino pure i figli ribelli la maledizione, che diede Noè al proservo Canaan, che divenne servo dei servi de' suoi stessi fratelli. Maladetto Canaam, ei sarà servo de servi a' suoi fratelli (2). Ma non può negarsi per altro, che un egual castigo chiamino sulle loro famiglie i negligenti genitori, i quali hanno oggi mai dimenticata ogni regola di cristiana educazione. Male a proposito essi si lagnano, che mancano i mezzi d'educare i figliuoli, per rifondere così in altri la loro colpa. E questi mezzi forse ha permesso Iddio, che sieno tolti dal mondo appunto perchè i genitori attendano essi al debito loro, e non isgravino tutto il peso della educazione sulle spalle altrui, a fine di servire più libera mente all'ozio e ai piaceri, mentre questo è ciò, che universalmente essi pretendono ne'lor lamenti. Per altro dovrebbero essi, e potrebbero essi portare il giogo, che presero forse per capriccio sul collo, e vorrebbero ora infiorare soltanto di morbide rose e d'altri fiori. Ahi che questi son forse i maggiori nemici della società e aliasi Padri molli, infingardi e pregiudicati, che poco curano l'anima delor figliuoli, e tutta la sollecitudine consacrano al loro ben essere temporale ! Perciò, diceva il Grisostomo (in Matth. hom. 5o sub finem)» tutte le cose confuse sono e perturbate, perchè si tratta l'anima come una cosa superflua, e si attende con grande impegno a quelle cose che sono non necessarie e caduche ».

DEL CONTE CANONICO ALFONSO MUZZARELLI

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