lunedì 27 marzo 2023

LOTTA TRA CARISMI SACRI E FORZE MEDIANICHE

 


AGONE MISTICO 

La lotta di oggi 


1. - Il culto del “Santo Ridere”.  

Una visione interiore 40 mi aveva permesso di  constatare due cose importanti; la prima, che nella  natura Dio ha messo tutti i tipi di energia necessari  alla vita; la seconda, che queste stesse energie,  normalmente fatte per la vita, possono condurre alla  morte se in maniera esplicita noi autorizziamo il  nemico di Dio ad immischiarsi nei nostri affari.  Avevo capito che il loro abuso (utilizzazione  eccessiva, o cattiva utilizzazione) poteva trasformare  queste forze vitali in forze mortali, ogni forma di vita  in forma di morte. Per finire avevo ricevuto conferma che il maestro dell’abuso e del disordine era veramente colui che per antonomasia viene chiamato “l’Avversario”. In tutto questo mi mancava forse  un’ultima parte, perché all’interno di me c’erano altre domande che cercavano di farsi strada. Per  esempio, nei momenti di calma mi capitava di pensare: “Visto che le forze presenti nell’universo –  visibile e invisibile – appartengono tutte a Dio che le  ha create, com’é possibile che l’Avversario possa  servirsene per nuocere all’uomo? Chi gli dà tutti questi diritti? In altre parole, come mai Dio, che è  onnipotente, sovrano, padrone di tutto, lascia che il  demonio utilizzi contro di noi le energie dell’Universo?” 

Nella sua bontà, il Signore mi ha mandato una  voce immateriale che con pazienza mi ha spiegato di  nuovo tutta la verità. Lo ha fatto nel modo seguente: 

«Vuoi sapere chi chiama in ballo il demonio, e gli dà tutti i diritti? Siete voi. È l’uomo che decide da chi vuol essere aiutato. E molti di voi scelgono l’Inferno piuttosto che il Paradiso. Dio rispetta quello che voi  scegliete. Da quando Dio vi ha creati, si è legato alla  decisione di lasciarvi liberi. Il dono che vi è stato fatto  del libero arbitrio significa che per decreto divino voi  potete scegliere in qualsiasi momento tra il bene e il  male, tra Dio e il suo Avversario. Quando scegliete l’Avversario, questi agisce con l’autorità che gli conferite voi. Dio rispetta la vostra scelta. Vorresti che  Dio obbligasse Satana a ritirarsi? Certo che lo  potrebbe fare, ma non lo fa, e non lo farà mai, perché fin dall’inizio ha preso la decisione di rispettare quella libertà di scelta che vi ha concessa. Siete sempre voi a  decidere chi prendere come alleato. E in molti casi  preferite Satana.» 41 

Allora qui ho intuito l’importante ruolo della preghiera, il motivo profondo che spinge la Madonna  a ripeterci nelle apparizioni: “Pregate, bambini miei,  pregate, pregate, pregate”. Il motivo è semplice: visto  che una parte degli uomini si accordano il diritto di  farsi aiutare dalle forze del male, con culti e  preghiere malefiche (cioè cattive), gli altri che  rimangono, se vogliono, hanno diritto di farsi aiutare  dalle forze del bene, con culti e preghiere benefiche  (cioè buone). 42  Ho intuito che questo diritto diventa  persino un dovere per coloro che vogliono il trionfo  del Bene, e lo cercano in maniera attiva, anziché aspettare passivamente che il Bene caschi loro  addosso.  

Ho pure compreso il vero senso della frase di San  Paolo ai cristiani di Efeso: “La nostra lotta non è contro creature di carne e di sangue ma contro le Potenze e le Dominazioni”. 43  Potenze e Dominazioni  sono spiriti angelici divenuti demoniaci, e dotati di  facoltà e conoscenze superiori a quelle umane. La  folgorazione che li ha colpiti al momento della loro  ribellione a Dio non ha distrutto le facoltà  soprannaturali con le quali sono stati creati, e che  ormai fanno parte della loro natura. 44  E poiché  questi angeli-diavoli utilizzano le loro facoltà contro  di noi in maniera eccessivamente subdola, Dio ci  accorda il diritto di chiamare in nostro aiuto le  Potenze e le Dominazioni angeliche rimaste a Lui  fedeli. Questi spiriti angelici sono in grado di lottare  ad armi pari contro i demoni infernali, nostri nemici,  e ci possono aiutare moltissimo. Lo possono fare  ogni volta che i diavoli ci minacciano. Tale minaccia  è praticamente continua.  

La prova che la minaccia è continua è nei testi  che seguono, quattro in tutto. Il primo è di Maria  Valtorta. Il secondo ed il terzo sono di don Stefano  Gobbi, che li ha inseriti nel suo “Libro azzurro”. Il quarto è un articolo apparso nel 1996 in un giornale  della città di Ottawa. Esso denuncia delle pratiche che alcuni considerano “carismatiche”, ed altri invece considerano mezze sacrileghe. 

1. - Maria Valtorta: “I Quaderni”, vol. 1 (1943), p. 182.  

« 19 luglio 1943. Gesù dice: “Lucifero, nelle sue manifestazioni ha sempre cercato di imitare Iddio. 

Così come Dio ha dato ad ogni Nazione il suo angelo  tutelare, Lucifero le ha dato il suo demone. Ma come i  diversi angeli delle Nazioni ubbidiscono ad un unico  Dio, così i diversi demoni delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Lucifero. L’ordine dato da Lucifero nella presente vicenda ai diversi demoni, non è diverso a  seconda degli Stati. È un ordine unico per tutti. Donde  si comprende che il regno di Satana non è diviso, e  perciò dura. Questo ordine può essere enunciato così: 

“Seminate orrore, disperazione, errori, perché i popoli si stacchino da Dio, maledicendolo. I demoni  ubbidiscono e seminano orrore e disperazione,  spengono la fede, strozzano la speranza, distruggono  la carità. Sulle rovine seminano odio, lussuria, ateismo. Seminano l’inferno. E riescono perché trovano già il terreno propizio. Anche i miei angeli  lottano a difesa del Paese che ho loro assegnato. Ma i  miei angeli non trovano terreno propizio. Onde  rimangono soccombenti rispetto ai nemici infernali.  Per vincere, i miei angeli dovrebbero essere aiutati da  animi viventi nel e per il Bene. Viventi in Me. Ne  trovano. Ma sono troppo pochi rispetto a quelli che  non credono, non amano, non perdonano, non sanno soffrire. È il caso di ripetere: “Satana ha chiesto di  vagliarvi”. E dal vaglio risulta che la corruzione è come ai tempi del diluvio, aggravata dal fatto che voi  avete avuto il Cristo e la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè questo non c’era”.» 

De Parvulis 

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