mercoledì 22 marzo 2023

Nella messa mi incontro col Signore.

 


Ogni giorno nella recita dell’Angelus commemoro il mistero della tua incarnazione, avvenimento lontano, sperduto nel tempo. Ma qui, nella commemorazione della salvezza, sei presente tu, mio Salvatore, e contemporaneamente la vittima stessa del Calvario. E’ ciò che rende attuale e misteriosa questo commemorazione, distinguendola di tutte le altre. Nel sacrificio della messa sei tu, Signore, il sacerdote principale; il celebrante è la tua voce, che agisce in tua persona. Sei tu che ancora oggi ti offri, per il ministero del celebrante, come ti offristi un giorno sul Calvario. Oh fosse così grande la tensione della mia attesa come quella della prima generazione cristiana! Come erano allora sentite le parole dell’Apostolo: “Annuncerete la morte del Signore, fino a che egli venga.” (1Cor 11, 26).

Francesco Bersini

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