L'angelo Gabriele fu inviato a una vergine
1. Il Vangelo di Maria comincia con l'annuncio della sua verginità: una verginità del cuore e del corpo che la Chiesa, riflettendo sulla Rivelazione, dichiara perennemente incontaminata. Incarnandosi in Maria, il Verbo di Dio la rese ancor più vergine: il suo stesso corpo fu consacrato alla funzione di dare un corpo al Figlio di Dio fatto uomo.
2. Una esigenza primaria della vita cristiana è la purezza del cuore. Alcuni conservano il cuore vergine anche nel fidanzamento e nel matrimonio. Altri hanno scelto la verginità del cuore e del corpo come stato permanente di vita, come consacrazione a Dio. Coloro che hanno il cuore vergine sono segnati dalla predilezione di Maria, sono la sua schiera prediletta. Prima ancora di scegliere Dio, sono stati scelti da lui: rispecchiandosi in essi, Dio ravvisa la propria immagine e quella di sua Madre e stabilisce con essi un rapporto d'amore sponsale: «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio».
La verginità custodisce gelosamente gli sguardi, il corpo e le profondità dei pensieri. Si ammanta di rispetto, fa sì che l'amore sia veramente amore.
3. Consacrarsi a Maria significa decidersi per la purezza del cuore, qualunque sia lo stato di vita. Questa purezza interiore ed esterna è il primo dono che il mondo tenta di rapire; chi la possiede è impegnato a difenderla a costo del sangue. Luigi Gonzaga ha fustigato il proprio corpo, Maria Goretti si è lasciata trucidare, Alexandrina da Costa (Alexandrina da Balasar, beata il 25 aprile 2004) si è gettata da una finestra rimanendo paralizzata per tutta la vita: ma la purezza valeva immensamente di più del prezzo pagato. Chi l'ha nel cuore può esclamare con Maria Paola Mandelli: «Ho il cuore pieno di luce. Provo felicità di sentirmi pura! ».
Che cos'è la castità o purezza di cuore? In sostanza si riduce a un interiore rispetto alla persona nel suo essere corporeo. Essa esprime la nobiltà del cuore che ama, l'elevatezza dello spirito che rifugge di degradarsi a pensieri, parole e azioni irrispettose verso la propria e l'altrui persona.
La purezza del cuore è la virtù più insidiata dalla sovversione, che si serve dell'impurità come dirompente sociale. Essa agevola la maturazione affettiva equilibrata del giovane, conferisce elevatezza d'animo, dispone alla santità.
Nel matrimonio essa contiene nella sfera dell'amore gli atti propri della procreazione, e agevola l'armonia coniugale, con influsso benefico sui figli.
Nella vita consacrata non è una rinuncia all'amore, ma a quanto impedisce la piena espansione dell'amore spirituale. Essa orienta direttamente verso Dio l'affetto del cuore senza mediazioni create; apre a un amore più universale verso il prossimo, come è testimoniato dalla dedizione dei consacrati a opere di carità verso i bisognosi di ogni sorta; conferisce finezza cristiana nella misura che si alimenta all'amore di Dio.
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