venerdì 12 aprile 2024

ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO

 


L' uomo di Neanderthal.


É una splendida mattinata di sole e anche oggi sono qui, davanti al video-terminale del mio computer, senza riuscire a concentrarmi per continuare a scrivere i miei solilo-qui.  

E così - in attesa che mi venga la 'vena' - ripenso alla serata trascorsa una sera con dei simpatici amici, marito e moglie, nella loro bella villa immersa nel verde.  

Lui e lei convivono con un cane-lupo: un 'ménage a trois' piuttosto particolare.  

La 'padrona' - si capisce subito - è lei, la signora, ma il 'padrone di casa' - anche questo lo si capisce subito - è 'lui', cioè Bobo.  

Si è creato infatti uno strano rapporto di antagonismo fra il mio amico e il Bobo, e ho capito che c'è una donna di mezzo che li divide, la dolce moglie del mio amico ed ancor più dolce 'padrona' del fedele Bobo.  

Fatto sta che quando il mio amico invia un sorriso accattivante al Bobo questi gli risponde con un sordo e basso brontolio come a fargli capire che lui non ha bisogno della sua amicizia, che gli basta quella della padrona, anzi che il mio amico si permette con la sua padrona delle confidenze eccessive.  

Io, avendo vari pastori tedeschi - ognuno con un diverso carattere, per cui mi sono da tanti anni abituato a cercare di capirne la psicologia - cerco anche di penetrare quella dei rapporti contrastati fra i 'due'.  

Mi sono reso conto che il 'maschio dominante' (c'è sempre un maschio dominante in un branco...) è Bobo.  

Il 'padrone' lo teme (specie tutte le volte che deve varcare la soglia delle porte davanti alle quali si sdraia regolarmente il Bobo che non si vuol spostare e ringhia scoprendo i denti mentre l'amico, preoccupato per la propria virilità, lo scavalca…) e allora cerca da parte sua di catturarne la simpatia rivolgendogli tante frasi gentili alle quali Bobo non crede minimamente, perché "Lui non lo fa fesso nessuno... neanche quello là!'. 

Mi è stato chiesto e ho quindi dato qualche consiglio, suggerendo fra l'altro al mio amico di regalare di tanto in tanto al Bobo qualche bocconcino di carne prelibata e, solo dopo aver ristabilito un clima di civile convivenza, cominciare a mettergli il guinzaglio per fargli fare un morbido addestramento di ubbidienza (del tipo: in piedi, seduto, vieni qui, ecc.) per insegnare gradatamente al cane 'chi è che comanda'... 

Ieri sera l'amico - in occasione di una seconda cena con altri amici - mi raccontava felice i suoi progressi con Bobo, ottenuti grazie ai miei consigli.  

Da quello che ho capito, però, di 'addestramento al guinzaglio' e di 'chi è che comanda' non se ne è proprio parlato, con Bobo, ma in compenso il 'padrone', cioè Bobo, è soddisfatto perché è convinto di essere riuscito ad addestrare quell'ospite intruso della sua casa a portargli i bocconcini di carne, che ora lui ricambia benevolmente con qualche ringhio in meno, perché il Bobo sa bene - perché lui di psicologia sì che se ne intende - che in qualche modo lo deve pur gratificare, l'altro, se vuole che egli sia 'motivato' e continui su questa strada... 

Mi scappa da ridere al ripensarci e allora faccio uno sforzo per tornare ad esser serio e riprendere il lavoro.

Dicevo che non riuscivo a concentrarmi perché continuava ad assillarmi la mente quella spiegazione fantastica degli 'uomini-scimmia'.  

Se non l'avessi letta nell'opera della Valtorta e non avessi cercato e trovato riscontro in quel passo, altrimenti oscuro, della Genesi non l'avrei mai presa in considerazione.  

Non avrei mai pensato che potessero essere esistiti degli uomini-scimmia. Ma in fin dei conti, mi dico, è storicamente, scientificamente provato che siano coesistiti insieme all'Homo Sapiens Sapiens (cioè l'uomo moderno, cioè la nostra attuale razza) degli 'ominidi' di cui hanno trovato i resti: attrezzi per la caccia, attrezzi da lavoro, e sepolture insieme a quelle dell'homo sapiens-sapiens e tali da far pensare ad una qualche forma di convivenza.  

L'uomo di Neanderthal pare sia uno di questi, anzi l'uomo di Neanderthal (che è chiamato ‘uomo’ ma non lo è) è stato considerato da molti l'anello di congiunzione fra una razza di ominidi anteriore e l'uomo propriamente detto: anello di congiunzione 'contemporaneo' dell'uomo sapiens-sapiens e di altri ominidi.  

I 'bruti' con i quali Caino e discendenti si ‘incrociarono’ avrebbero potuto essere benissimo degli ‘ominidi’ che pare peraltro fossero sparsi un po' dappertutto nelle terre allora popolate.  

Anzi antropologi e paleontologi – non sapendo come spiegarsi la sparizione improvvisa dalla faccia della terra della specie degli ominidi e degli uomini di Neanderthal, fatto considerato inesplicabile, anzi misterioso – hanno ipotizzato che essa sia stata in qualche modo radicalmente eliminata dalla razza umana... 

Beh, - mi dico - forse la storia degli uomini-scimmia non è più così fantastica e incredibile... 

Si può anche raccontare, si può, si può... 

 

Luce: 

Il cosiddetto uomo di Neanderthal rappresenta una specie più scimmiesca che umana, diciamo una via di mezzo. 

Non era propriamente 'scimmia', nel senso che intendiamo noi ora, non era nemmeno uomo, diciamo 'Homo sapiens-sapiens'. Però, ciò non di meno, tale 'uomo' è esistito e ne fanno fede i reperti 'archeologici'. Questo dimostra che sono esistite specie di uomini-scimmia, tanto per capirci, che ora non esistono più. 

Così allora bisogna accettare - da un punto di vista razionale - l'ipotesi che siano esistite scimmie-umanoidi, tipo 'Neanderthal', con le quali Caino e i suoi discendenti si sono accoppiati dando origine ad una nuova specie 'ibrida'. 

Sia la scimmia-umanoide sia la specie 'ibrida' sono scomparse. 

I resti fossili delle prime vengono considerati resti di 'scimmia', quelli dei secondi vengono chiamati 'uomo di Neanderthal'. Ma in realtà 'uomo' non fu, e tutto venne distrutto dal Diluvio, rimanendo a continuare la storia dell'umanità l'homo sapiens-sapiens, che sapiente non era ma era il discendente di Adamo. 

Agli antichi, attraverso i profeti, non potevo rivelare questioni scientifiche. Essi erano, fortunatamente, dei 'semplici' e ad essi dovevo parlare un linguaggio semplice, fatto di immagini: l'uomo creato dal 'fango', lo spirito 'soffiato' con l'alito nell'uomo, e così via... 

Come ti dissi, era importante che loro capissero il concetto e che 'acquisissero' l'idea - per comportarsi di conseguenza - di essere ‘figli di Dio’. Capisci? 

Spiega così, integrando la precedente spiegazione che ti diedi a suo tempo. 

La 'Natura', o meglio Dio, li fa i 'salti' nell'evoluzione. Perché Dio è 'Creatore' e solo i 'negatori', come Lucifero, vogliono togliergli questa potestà, per arrogarsela loro: creatori di figli dell'Inferno. 

Guido Landolina 


Nessun commento:

Posta un commento